Il finanziamento a tasso zero, previsto in genere in favore dei consumatori per l'acquisto di automobili o elettrodomestici, è veramente vantaggioso? La guida pratica per scoprirlo

di Annamaria Villafrate - Capita a tutti, nel momento in cui si decide di acquistare un auto o un semplice elettrodomestico, di farsi tentare dalle offerte che prevedono la possibilità di pagare a rate e a tasso zero. Detta così sembra un vero affare! Ma davvero questi finanziamenti sono convenienti per il consumatore? E soprattutto è vero che se il tasso d'interesse è pari allo 0% non ci sono altri costi da sostenere? Cerchiamo di capirlo insieme:

Finanziamento a tasso zero: cos'è

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Il finanziamento a tasso 0% è uno dei modi in cui si realizza il "credito al consumo", che prevede la concessione del prestito attraverso il pagamento rateale o dilazionato del prezzo o altre forme di agevolazione finanziaria. Si tratta di un credito previsto in favore delle persone fisiche, che acquistano per finalità diverse dall'attività professionale o imprenditoriale svolte.

Finanziamento a tasso zero: come funziona

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Il fatto che il finanziamento a tasso 0% sia previsto in favore dei consumatori, non significa che è sempre conveniente. Per non cadere nel "tranello" del tasso 0% è infatti necessario sapere che a ogni finanziamento vengono applicati due diversi tassi d'interesse:

  • il TAN o Tasso Annuo Nominale;
  • il TAEG o Tasso Annuo Effettivo Globale.

Più alte sono le percentuali di questi tassi applicati alla somma capitale, più alto sarà il costo delle singole rate e quindi dell'intero finanziamento.

Detto questo occorre però precisare che, mentre il TAN è il tasso che viene applicato alle singole rate del prestito, che va quindi ad aumentare l'importo complessivo da rimborsare, il TAEG (Tasse Effettivo Globale Annuo) è un tasso definito "virtuale" che rappresenta tutti i costi aggiuntivi necessari ad aprire, istruire, gestire e incassare il finanziamento stesso.

Per cui affinché un finanziamento possa considerarsi effettivamente a tasso 0% è necessario che entrambi i tassi TAN e TAEG siano uguali a zero. Ipotesi decisamente rara, visto che in questo caso, i costi graverebbero totalmente sul venditore, che potrebbe compensarli solo se le vendite, grazie all'incentivo del tasso, fossero altissime.

Finanziamento a Tasso zero: occhio al TAEG

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Visto che il TAEG è il tasso che esprime il costo complessivo del credito in misura percentuale annua, esso è senza dubbio il tasso più importante da prendere in considerazione per valutare se un finanziamento è conveniente o meno. Il TAEG infatti per legge deve comprendere le seguenti voci di costo: il rimborso della somma capitale, gli interessi, spese di apertura a istruttoria della pratica, le spese di riscossione delle rate, le spese di garanzia e di assicurazione e il costo di eventuali intermediari. Sono invece escluse le eventuali penali e gli interessi di mora applicabili solitamente in caso di ritardo o mancato pagamento delle rate e tutte le spese diverse dal pezzo d'acquisto che spettano al consumatore.

Finanziamento a tasso 0% "mascherato"

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Attenzione quindi a quello che viene scritto sui volantini promozionali che premettono vendite a tasso 0%. Al tasso zero effettivo praticato da venditori onesti si contrappone infatti una pratica, messa in atto dai soliti "furbetti", che consiste nel dichiarare la concessione di finanziamenti a tasso 0%, salvo poi caricare i costi di gestione del finanziamento direttamente sul prezzo di vendita del prodotto, facendone sopportare in questo modo il peso totale ai consumatori. In questi casi, va da se, che il finanziamento di fatto non risulterà particolarmente conveniente per l'acquirente, che ingolosito dall'offerta del tasso 0%, potrebbe perdere occasioni decisamente e soprattutto realmente più vantaggiose.

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