L'approvazione definitiva del Milleproroghe rinvia per altri 2 anni l'entrata in vigore delle norme riguardanti l'esame di abilitazione alla professione di avvocato

di Redazione - Rinvio definitivo per la riforma dell'esame di abilitazione alla professione forense. Gli aspiranti avvocati potranno tirare un sospiro di sollievo per il prossimo biennio perché l'approvazione definitiva del decreto Milleproroghe, avvenuta ieri al Senato, rinvia per altri due anni l'entrata in vigore delle nuove norme che avrebbero dovuto applicarsi già dalla sessione 2018-2019.

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L'esame di abilitazione, dunque, potrà continuare a svolgersi per altri due anni con l'ausilio dei codici annotati con la giurisprudenza.

Avvocati: esami con vecchie regole e codici

Nello specifico, il provvedimento va a modificare l'art. 49, comma 1, della legge n. 247/2012 (Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense) sostituendo la parola cinque con la parola "sette": per l'effetto, l'applicazione delle nuove regole slitta a sette anni dall'entrata in vigore della medesima legge n. 247.

Sia per la sessione di quest'anno che per quella del prossimo, quindi, gli aspiranti avvocati potranno continuare a utilizzare i codici annotati con la giurisprudenza nel corso delle prove scritte che, si ricorda, si sostanziano nella redazione di due pareri (uno in materia civile e uno in materia penale) e nella redazione di un atto (a scelta in diritto civile, penale o amministrativo).


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