La normativa di settore prevede la tutela delle persone contro il rischio della ludopatia, assegnando al Questore complesse valutazioni

Avv. Francesco Pandolfi - Il gioco d'azzardo patologico è un disturbo del comportamento ormai noto alla dottrina medica.

Rientra, così come numerose fonti confermano, nell'universo dei disturbi del controllo degli impulsi (dove confluiscono azioni e gesti incontrollabili, più che spesso anticipati da uno stato d'ansia).

Dai più è conosciuto come "ludopatia" ma, come in tanti altri casi, qui non importa l'etichetta che si assegna al fenomeno: ciò che è decisivo è invece la sostanza delle cose e, dunque, la modalità prescelta dall'Ordinamento giuridico per preservare il bene salute della collettività.

Le sale per scommesse ed altri giochi leciti

Solo tenendo presente i sintetici accenni fatti sul contenuto del g.a.p. (gioco d'azzardo patologico), si può intuire perché la Legge assegna ad un'Autorità (il Questore) delicati compiti valutativi sulle richieste delle licenze.

In particolare, le questure sono chiamate a verificare la sussistenza di due elementi:

1) i requisiti richiesti dalla legislazione di pubblica sicurezza,

2) il rispetto delle norme, regionali o comunali, in materia di distanze minime dai luoghi considerati "sensibili".

I luoghi sensibili

Si tratta di quei luoghi all'interno dei quali si presume la presenza di soggetti cosiddetti vulnerabili.

Pensiamo, in prima battura, alle scuole.

Appare evidente che di fronte ad un rischio tale, la Legge si deve per forza preoccupare di porre in atto ogni possibile e coerente forma di protezione verso i giovani, proprio per evitare che subentri in loro quella convinzione in forza della quale il gioco consente facili guadagni.

Le norme di protezione

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4604/18 (riporta il caso dell'art. 4 Legge Regione Toscana che indica in metri 500 la distanza minima di cui si parla) ha richiamato l'attenzione sulle norme tese a prevenire l'insorgenza di tutti i disturbi della persona correlati all'abuso da gioco.

Il quadro attuale delle norme si presenta variegato: molte Regioni si sono dotate di regole certe per la disciplina di questa delicatissima materia.

Di una certa importanza, come dicevamo, è la regola che impone la distanza minima delle sale giochi e scommesse dai luoghi sensibili.

In pratica

La localizzazione dei punti di raccolta del gioco è una materia complessa, che tocca tanto la tutela della salute quanto quella dell'ordine pubblico.

Le due forme di tutela hanno lo scopo di prevenire il rischio di accesso al gioco da parte dei soggetti più vulnerabili, cioè i minori.

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Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
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