Pace fiscale, tutte le novità sugli interventi e sulla legge di riordino del sistema tributario allo studio del neonato Governo Conte

di Gabriella Lax - La cosiddetta "pace fiscale" è una delle novità previste nel contratto di governo firmato da Movimento 5 Stelle e Lega. In sostanza si tratta di un nuovo condono o rottamazione delle cartelle Equitalia. Nel contratto la pace fiscale è spiegata come saldo e stralcio delle somme dovute e non pagate al fisco; la misura non consiste in un condono ma in una agevolazione per i contribuenti che, pur volendo, non potrebbero pagare i proprio debiti a causa di problemi economici.

Fisco che cos'è la pace fiscale?

I contribuenti che hanno debiti con Equitalia aderire alla pace fiscale pagando una percentuale minima della cartella: con l'importo calcolato in base alla specifica situazione economica di ciascun soggetto ammesso alla procedura. Come riportato da Italia Oggi, le aliquote di pagamento stabilite saranno tre; 25%, 10% e 6%, applicate in base al reddito, e potranno beneficiare del condono grazie alla pace fiscale i contribuenti con debiti fino a 200.000 euro. In sostanza, le somme da pagare non saranno uguali per tutti: il calcolo andrà fatto in base al reddito dichiarato e alle difficoltà economiche del contribuente. A tal proposito, si considerano parametri: la presenza di figli minori, il possesso dell'abitazione o l'affitto nonché ovviamente l'attività lavorativa e l'eventuale stato di disoccupazione o cassa integrazione.


Fisco una nuova legge di riordino del sistema tributario

Ma le novità non si esauriscono poiché sarebbe in arrivo anche una legge di riordino del sistema tributario. Per le imprese aliquota unica, flat tax al 15% ma con l'impegno ad investire le risorse liberate.

Serve una nuova legge di riforma tributaria che abbia al centro un fisco più collaborativo nei confronti dei contribuenti, indipendentemente dal fatto che siano cittadini o imprese. Da questo punto visuale, la normativa dovrà trattare l'inversione dell'onere della prova nei confronti del Fisco che dovrà dimostrare la propria pretesa accertativa, e un contraddittorio preventivo tra l'ufficio e il contribuente in modo che quest'ultimo possa aderire prima che scatti l'eventuale verifica fiscale.


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