di Annamaria Villafrate - Ci vuole ancora tempo affinché venga approvata definitivamente la disciplina sui caregiver familiari. Per non rischiare di arrivare impreparati è necessario capire chi è il caregiver, che cosa prevede il testo approvato con la manovra di bilancio, quali assistiti possono beneficiare degli aiuti, quali misure sono previste in favore di chi assiste i familiari e quali potrebbero essere gli esiti della riforma.
Il caregiver può essere definito genericamente come l'assistente familiare volontario che quotidianamente e gratuitamente assiste un parente non autosufficiente. Questa figura, mai riconosciuta prima da nessuna legge, presta assistenza 24 ore su 24, in modalità:
La manovra di bilancio, appena approvata, ha previsto l'istituzione di un Fondo per i caregiver oltre alla definizione del termine. Nello specifico, secondo le nuove norme: "è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Il Fondo è destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare".
Il testo definisce inoltre il "caregiver familiare - come - la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18".
Dalla lettura del testo emerge che gli assistiti che possono beneficiare delle misure che verranno messe in atto con decreto del Ministro del Lavoro e finanziate dal fondo caregiver familiare, sono:
Tre i disegni di legge all'attenzione del Parlamento che hanno l'obiettivo di riformare la materia con l'approvazione di un testo unico per i caregiver, l'attivazione di misure di sostegno e l'introduzione di nuove di forme di aiuto, quali:
- contributo economico di € 1.900 euro a titolo di rimborso spese per chi assiste un familiare over 80;
- detrazione fiscale di € 1900 per chi assiste un familiare disabile di età pari o superiore a 80 anni, entro il terzo grado di parentela. Questa forma di detrazione si va a sommare alle altre agevolazioni e benefici in vigore per l'assistenza ai disabili e non autosufficienti. Per ottenere la detrazione il caregiver deve presentare lo stato di famiglia contenente il suo nome, quello del soggetto assistito e l'I.S.E.E.
Dopo l'approvazione definitiva del fondo previsto dalla legge di bilancio 2018, spetta al Ministero del Lavoro, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore definire, con decreto, le modalità di attuazione e le misure di sostegno in favore di chi assiste familiari anziani, invalidi o malati. L'Italia potrebbe così uscire dall'imbarazzo di essere uno dei paesi dell'unione senza una legislazione ad hoc per i caregiver.
In Europa infatti sono molto i paesi (Spagna, Francia, Gran Bretagna, Romania, Polonia, Grecia) che tutelano da tempo chi assiste i propri cari. Familiari, per lo più donne, che svolgono quotidianamente un lavoro immane senza retribuzione e senza diritti. I caregiver lo sanno bene: niente riposo, nessun riconoscimento e nessuna realizzazione personale per chi deve occuparsi di un familiare disabile. Una vera ingiustizia sociale che merita di essere risolta in tempi brevi. Non resta che attendere la conclusione dell'iter di approvazione delle leggi in materia.