Emanato il decreto del ministero dei trasporti attuativo della direttiva europea. Stretta in vigore dal 2018

di Gabriella Lax - Furbetti del contachilometri avvertiti: per le revisioni delle auto è in arrivo il giro di vite sui controlli. E' stato emanato infatti il decreto n. 214/2017 del ministero delle infrastrutture e dei trasporti che introduce regole più rigorose sulle operazioni di revisione dei veicoli e sul rilascio agli automobilisti di un attestato che conterrà, tra le altre cose, il numero di chilometri percorsi dal mezzo alla data della verifica. Il decreto, che nei prossimi giorni andrà in Gazzetta Ufficiale, recepisce la direttiva 2014/45/Ue del parlamento europeo.

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L'attestato per le revisioni

Il risultato dovrebbe essere quello di mettere più al riparto gli automobilisti dalle truffe perpetrate nel caso di compravendita di autoveicoli. Il decreto del Mit stabilisce anzitutto la divisione di ruoli fra meccanici e ispettori autorizzati e formati che effettuino controlli tecnici garantendo così «un elevato livello di imparzialità ed obiettività». Inoltre, a fine prova, il centro di controllo che ha proceduto alla effettuazione della revisione dovrà rilasciare un attestato ad ogni veicolo che ha superato la verifica tecnica. Lo stesso attestato conterrà «la lettura del contachilometri al momento del controllo».

Il provvedimento, che entrerà in vigore dal maggio 2018, recepisce le indicazioni della Direttiva 2014/45/UE e necessiterà di ulteriori decreti attuativi nei prossimi mesi.

La lettura del contachilometri

L'obiettivo sarà maggiore imparzialità per i controlli nelle officine private e l'emissione a prova conclusa di un certificato di revisione che accompagnerà il veicolo nei successivi passaggi di proprietà

. Si evita così il cosiddetto taglio dei chilometri indicati sul cruscotto dei veicoli di seconda mano. L'attestato conterrà le indicazioni del chilometraggio della vettura al momento della verifica. Nello stesso certificato risulteranno le operazioni di verifica e la data di scadenza della revisione e non più, come avviene oggi, di effettuazione dell'ultimo controllo. Si eviterà un'anomalia che crea confusione sulla data corretta del successivo controllo (restano uguali le tempistiche previste: primo esame a 4 anni dall'acquisto dell'auto nuova, le successive ogni due).


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