L'art. 170 c.c. disciplina le condizioni di ammissibilità dell'esecuzione secondo regole che vanno applicate anche all'iscrizione di ipoteca non volontaria
di Valeria Zeppilli - Il fondo patrimoniale è da ritenersi immune anche dall'iscrizione di ipoteca esattoriale, di cui all'articolo 77 del d.p.r. numero 602 del 3 marzo 1973.

Ad averlo chiarito, recentemente, è l'ordinanza numero 23876 della Corte di Cassazione, depositata il 23 novembre 2015.

L'articolo 170 del codice civile, infatti, disciplina le condizioni di ammissibilità dell'esecuzione secondo regole che, per i giudici, non possono non applicarsi anche all'iscrizione di ipoteca non volontaria, quindi anche a quella di cui all'articolo 77 sovra citato: non rileva, insomma, che l'ipoteca, in sé, sia un mezzo di garanzia e non di espropriazione. 

In ogni caso, l'iscrizione di ipoteca sui beni conferiti nel fondo non è da escludersi in assoluto.

Essa, infatti, può essere effettuata dall'esattore sui beni appartenenti al coniuge o al terzo nel caso in cui il relativo debito derivi dal perseguimento di uno scopo non estraneo ai bisogni familiari.

L'iscrizione può poi avvenire anche nel caso contrario, ma solo quando il titolare del credito, per il quale si intende procedere alla riscossione, non conosceva l'estraneità ai bisogni della famiglia. Viceversa, l'iscrizione sarebbe illegittima.

Insomma, il criterio che permette di identificare i crediti che possono essere realizzati sui beni conferiti nel fondo va ricercato non tanto nella natura delle obbligazioni, quanto nella relazione tra il fatto che le genera e i bisogni della famiglia.

A tal proposito i giudici hanno oltretutto precisato che di certo la finalità del perseguimento degli interessi della famiglia non può ritenersi di per sé sussistente per il fatto che il debito è sorto nell'esercizio dell'impresa.

Tuttavia, allo stesso tempo, tale circostanza non può neanche escludere in via di principio che il debito sia stato contratto a tal fine.

Sulla base di tutte tali argomentazioni, nel caso di specie, i giudici hanno quindi cassato una sentenza con la quale la C.t.r. Lombardia aveva ritenuto legittima l'iscrizione ipotecaria su beni appartenenti a un fondo patrimoniale, solo valorizzandone la funzione conservativa e di garanzia e sottolineando che non si tratta di atto di esecuzione.

Valeria Zeppilli

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