Coloro che erano iscritti in sovrannumero al primo anno di Medicina sono ora a tutti gli effetti studenti regolari.

Coloro che erano iscritti in sovrannumero al primo anno di Medicina sono ora a tutti gli effetti studenti regolari. A decidere in tal senso è stato il Tar del Lazio con una sentenza depositata lo scorso 16 giugno. Il ricorso degli studenti è stato accolto nel merito dalla sezione Terza bis, presieduta da Giuseppe Caruso, sancendo la giustezza delle ragioni di chi era presente nell'aula 3 di Economia di Bari, ove nell'aprile del 2014, giorno stabilito per i test, fu ritrovato un plico manomesso.

Si trattava di un ricorso pilota che in pratica apre ora le porte a circa un migliaio di matricole di ogni parte d'Italia. I ricorrenti avevano potuto iscriversi con riserva e in sovrannumero ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, grazie ad un'ordinanza cautelare del Tar risalente a luglio 2014.

In particolare è stata la violazione dell'anonimato concorsuale a determinare la sentenza del Tar, causata dal fatto che l'amministrazione avesse richiesto di lasciare il documento di identità dei candidati aperto sul banco. Modalità che nella fase di correzione della prova, avrebbe potuto permettere di associare l'elaborato al nominativo dei candidati, grazie al codice apposto sulla scheda dei test. Circostanza considerata sufficiente dal tribunale per ritenere offeso il necessario principio di trasparenza e imparzialità nella effettuazione del test di selezione. Unendo questa circostanza alla evidente manomissione del plico, i giudici sono dunque arrivati ad accogliere il ricorso, con la conseguenza che soltanto a Bari verrà regolarizzata la posizione di circa 400 aspiranti dottori.


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