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Ape social: cos'è e come funziona

L'Ape social, prorogata al 2024, consente l'uscita anticipata dal lavoro e un importo mensile fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia


Cos'è l'Ape social

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L'Ape sociale è una misura che è stata istituita dalla legge di bilancio 2017 per accompagnare in anticipo i soggetti in possesso di determinati requisiti verso la pensione. Essa si estrinseca in un'indennità che l'INPS, nel rispetto dei limiti di spesa fissati, eroga a soggetti che risultino in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi, e che non siano titolari di pensione diretta in Italia o all'estero e si trovino nelle condizioni determinate dalla legge.

La corresponsione dell'indennità si protrae sino a quando il beneficiario non raggiunge l'età per accedere alla pensione di vecchiaia o a un trattamento pensionistico anticipato.

La legge di bilancio per il 2024 n. 213/2023 al comma 136 dell'articolo 1 ha disposto l'applicazione delle disposizioni contenute nei commi da 179 a 186 della legge n. 232/2016 fino al 31 dicembre 2024 per i soggetti che si trovino in una delle condizioni indicate nelle lett. da a) a d) del comma 179, al compimento di 63 anni e 5 mesi. Le disposizioni contenute nel secondo e terzo periodo del comma 165 dell'articolo 1 della legge n. 205/2017, si applicano anche ai soggetti che si trovano nelle condizioni indicate nell'anno 2024.

Le nuove regole trovano applicazione anche nei confronti di:

Il contenuto di questa norma innovativa viene descritto e spiegato dalla circolare INPS n. 35 del 20 febbraio 2024 (sotto allegata).

Ape sociale: requisiti 2024

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Per avere diritto all'Ape sociale i soggetti interessati, nel momento in cui presentano la domanda per accedere alla misura, devono essere in possesso dei seguenti requisiti, richiamati e aggiornati dalla legge di bilancio 2024:

Ape social: a chi si rivolge

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Per avere accesso all'Ape social è necessario, innanzitutto, aver compiuto, come precisato dalla legge di bilancio 2024, 63 anni e 5 mesi di età e non essere titolari di pensione diretta.

I beneficiari, poi, devono essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla gestione separata.

E' inoltre necessario che l'interessato rientri in una delle categorie, brevemente sopra descritte:

Lavoratori disoccupati

Assistenza ai disabili (Caregiver)

Invalidi

Lavoratori che svolgono attività gravose con requisito contributivo, in base alle categorie, di 32 o 36 anni:

Come fare domanda

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Preliminare rispetto alla domanda di prestazione è la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio. La domanda vera e propria di accesso alla prestazione può poi essere presentata nelle more dell'istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio o contestualmente ad essa.

Entrambe le domande vanno presentate per mezzo dei canali istituzionali dell'INPS, in modalità telematica, indirizzandole alle sedi territoriali.

Chi è interessato all'Ape Social deve farlo nel rispetto dei termini di presentazione della domanda, ossia entro il 31 marzo 2024, entro il 15 luglio 2024 e non oltre il 30 novembre 2024.

Le domande potranno essere presentate utilizzando i moduli appositi disponibili sul sito dell'INPS nella parte dedicata ai servizi online.

Vai alla domanda Ape social sul sito Inps

Durata e decorrenza Ape social

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Se il richiedente ha tutti i requisiti richiesti dalla legge per poter accedere al beneficio, l'indennità dell'Ape social decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda, se a questa data, previa cessazione dell'attività lavorativa, il richiedente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge.

L'indennità viene corrisposta con cadenza mensile, per dodici mensilità l'anno e cessa di essere erogata quando il beneficiario raggiunge l'età per il pensionamento di vecchiaia o i requisiti per una pensione diretta anticipata.

In caso di decesso del titolare, l'Ape social cessa di essere erogata e non è reversibile ai superstiti.

Ape social: quanto spetta"

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La rata mensile di Ape social è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento in cui il lavoratore accede alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).

Se la contribuzione è versata o accreditata su più gestioni tra quelle che danno diritto al trattamento, l'importo è calcolato pro quota per ciascuna gestione.

In ogni caso, la somma erogata a titolo di Ape Social non è soggetta né a rivalutazione né a integrazione al trattamento minimo.

Inoltre, i beneficiari non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare né alla contribuzione figurativa durante il godimento dell'indennità.

Chi prende l'Ape sociale può lavorare"

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Il comma 137 dell'art. 1 della legge di bilancio 2024 prevede l'incumulabilità dell'Ape social "con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui."

Per coloro che hanno avuto la certificazione per l'accesso alla misura negli anni precedenti vale il regime di incumulabilità che consente loro di volgere attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo se i loro redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e attività lavorativa autonoma solo se i loro redditi non superino 4.800 euro lordi annui.

Decade quindi dal beneficio certificato nel 2024 chi svolge attività di lavoro dipendente o autonomo e chi svolge attività occasionale autonoma da cui derivino redditi superiori ai 5000 euro.

Data: 01/03/2024 08:00:00
Autore: Annamaria Villafrate