E' bastato l'annuncio del presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, che sarebbe in vista l'introduzione di altre tratte stradali, gestite dall'Anas, nell'elenco dei percorsi soggetti al pagamento del pedaggio, che si è scatenata una serie di reazioni più o meno vivaci, dal mondo delle istituzioni locali e delle associazioni dei consumatori. In particolare, Ciucci fa sapere che sarebbero soggetti a pagamento un primo tratto della Salerno-Reggio Calabria e il Grande Raccordo Anulare a Roma. Le associazioni
dei consumatori sono immediatamente balzate sul piede di guerra, dichiarando che questi aumenti avranno effetti nefasti sull'economia della penisola, perché si ripercuoterebbero sul trasporto merci, e, quindi, avrebbero una spinta inflazionistica. Non solo: Adusbef e Federconsumatori hanno dichiarato che questi tratti sarebbero ingiustamente a pagamento, in quanto spesso trattasi di percorsi carenti e di scarso livello qualitativo; insomma, una beffa ai danni degli automobilisti. Il Ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, dal canto suo, fa sapere che i nuovi pedaggi escluderebbero i pendolari, ossia lavoratori e studenti, che utilizzano tali percorsi, per motivi di studio o di lavoro, comunque con alta frequenza. Ma a quanto pare questa esclusione non basta a calmare le reazioni dei consumatori e delle amministrazioni locali; a Roma, indistintamente dai colori politici, Comune e Provincia hanno già annunciato che faranno ricorso al Tar, semmai si giungesse alla decisione ufficiale di un Raccordo Anulare a pagamento.

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