Il ddl su su omofobia e transfobia approvato lunedì scorso dalla commissione giustizia della Camera continua a sollevare polemiche. Tra tentativi di mediazione e spaccature, l'esame degli emendamenti è stato rinviato direttamente all'aula e da Venerdì 26 luglio avranno inizio i lavori. Non sarà evidentemente una passeggiata. L'iter del provvedimento è stato piuttosto travagliato e il testo su cui i parlamentari si esprimeranno con il voto alla Camera, sarà diverso dalla prima formulazione, presentata in Commissione agli inizi del mese.

La proposta di legge infatti, era originariamente composta da quattro articoli: oltre all'introduzione del reato di omofobia e a quello di transfobia, erano compresi la definizione di orientamento sessuale e identità di genere, l'estensione della legge Mancino ai reati di omofobia e transfobia con un'aggravante della pena per i reati penali compiuti sulla base di "discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi" e la destinazione ai servizi sociali o ai lavori di pubblica utilità non retribuiti a favore della collettività.

Poi gli scontri, le espressioni di dissenso e gli accesi dibattiti, ma sopratutto la pioggia di emendamenti (oltre 400) e il tentativo di alcuni esponenti del PDL di far slittare la discussione (verosimilmente in autunno) chiedendo "una moratoria per temi etici", in quanto non prioritari rispetto alle necessità attuali del Paese. "Temi etici e omofobia? Penso che oggi prioritari siano i temi economici", ha affermato Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, durante una intervista. Dal canto suo il ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, si è fermamente opposto ad ogni rinvio: "L'introduzione di norme efficaci, che da troppo tempo attendono una approvazione, è urgente e non più rinviabile".

Per superare gli ostacoli e giungere ad una sintesi che fosse espressione dell'accordo raggiunto tra le forze politiche del governo di larghe intese, i due relatori Scalfrotto e Leon sono stati pertanto costretti a riscrivere il testo, epurandolo di alcuni passaggi controversi al fine di salvare il lavoro sino a quel momento svolto dalla commissione.

Il nuovo testo comprende pertanto un solo articolo, ovvero l'introduzione dei nuovi reati di transfobia e omofobia mentre l'estensione dell'articolo 3 della Legge Marino rimane il vero pomo della discordia: il Pdl vorrebbe limitare l'aggravante di omofobia solo ad alcuni reati mentre il relatore Scalfarotto, facendo eco alle critiche mosse da Sel secondo cui il nuovo ddl sarebbe eccessivamente riduttivo rispetto alla proposta iniziale, ha sottolineato che tale punto sarà riproposto durante la discussione alla Camera. Per il governo Letta, una nuova spina nel fianco prima della ferie d'agosto.

Ecco il testo del DDL contro l'omofobia in formato PDF:
Testo del Disegno di legge contro l'omofobia - 15 marzo 2013 n . 245
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