Con tale espressione si vuole indicare il nucleo familiare che sussiste tra due soggetti conviventi in modo stabile, ma tra i quali manca uno specifico vincolo matrimoniale. Si tratta di una forma di rapporto figlia dei tempi che cambiano e che trova riconoscimento come una formazione sociale definita dall'art. 2 Cost.; pertanto, anche in mancanza di un atto matrimoniale, ogni convivente ha taluni doveri morali e sociali a cui adempiere.

Per poter parlare di famiglia di fatto e quindi come rapporto fonte di diritti e obblighi a carico dei conviventi, è necessaria la sussistenza di alcuni presupposti, che fanno distinguere tale formazione da altre che invece non hanno alcun rilievo giuridico. Nel dettaglio, la famiglia sociale si contraddistingue da:

- una convivenza qualificata

- una stabilità del rapporto che sussiste tra i due conviventi

- il riconoscimento come famiglia da parte dell'ambiente sociale

- mancanza di atto matrimoniale.

Inoltre, se nella famiglia di fatto dovessero esistere dei rapporti di filiazione, è da ricordare che il D. Lgs. 154/2013 ha eliminato la distinzione tra figli naturali e figli legittimi, ponendo invece una sostanziale equiparazione tra le due categorie.