Ultimati con successo test per la trasmissione e la ricezione di dati wireless 6G terahertz su 100 metri in un ambiente outdoor

6G, test ultimati con successo

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Il 5G è in fase avanzata ma non ha raggiunto gran parte del pianeta eppure si pensa già al 6G. Sono stati ultimati con successo, qualche giorno fa, i test della LG Elettronics per la trasmissione e la ricezione di dati wireless 6G terahertz su 100 metri in un ambiente outdoor. Ciò significa che alcune linee sono già state poste per un primo sviluppo nel 2028 e l'avvio della commercializzazione del 6G nel 2030. Già tre anni fa la Cina aveva annunciato che stava lavorando sul 6G per arrivare alle prime applicazioni a partire dal 2025.

Che cos'è il 6G?

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Quando parliamo di 6G il riferimento è alla sesta generazione di comunicazioni wireless che succederà alla tecnologia wireless 5G. In particolare il 6G, come chiarisce www.key4biz.it, utilizza onde ad alta frequenza (THF), le cosiddette onde sub-millimetriche, per raggiungere velocità 100 volte superiori al 5G, che, in confronto, utilizza onde millimetriche (mmWave). Con l'abilitazione del 6G, la latenza risulterebbe inferiore a un microsecondo con una maggiore larghezza di banda per consentire una connettività avanzata. La tecnologia riuscirebbe a colmare il divario tra il mondo digitale e quello reale.

6G, a che punto siamo?

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È la stessa LG, in una comunicazione, a chiarire cosa sta succedendo. «Poiché il 6G THz ha una portata ridotta e sperimenta la perdita di potenza durante la trasmissione e la ricezione tra le antenne una delle maggiori sfide nell'evoluzione del 6G wireless è stata la necessità di un'amplificazione di potenza in grado di generare un segnale stabile attraverso le frequenze a banda ultra larga». Da qui l'importanza per la riuscita del test dell'amplificatore di potenza sviluppato da LG, Fraunhofer HHI e Fraunhofer Institute for Applied Solid State Physics (Iaf), in grado di creare un segnale in uscita stabile fino a 15dBm nella gamma di frequenza tra 155 e 175 GHz. Usata anche la tecnologia di beamforming adattivo che trasforma la direzione del segnale in base ai cambiamenti del canale e della posizione del ricevitore, nonché la commutazione di antenna HGA (High-Gain Antenna) che combina i segnali di uscita di più amplificatori di potenza e li trasmette ad antenne specifiche.

Quindi, per una standardizzazione globale del 6G bisognerà attendere il 2025, mentre p la commercializzazione dovrebbe avvenire entro i quattro anni successivi.


Foto: 123rf.com
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