La novità, contenuta nel decreto scuola di giugno, diviene operativa. Si potrà leggere: "avanzato", "intermedio", "base", "in via di prima acquisizione"

I voti nella scuola primaria, le novità del decreto Giugno

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Niente più voti nelle pagelle delle scuole elementari. La novità, che era contenuta nel decreto Scuola di giugno (convertito nella legge n. 41/2020), adesso è effettiva. Il giudizio descrittivo sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento. Sulle pagelle dunque si potrà leggere: "avanzato", "intermedio", "base", "in via di prima acquisizione". La bozza dell'ordinanza, già presentata sindacati, dovrà essere firmata dalla ministra dell'Istruzione Azzolina e pubblicata, perché le scuole possano utilizzarla, si resta in attesa del parere del Cspi (Consiglio superiore della pubblica istruzione). Nella prossima pagella (del primo quadrimestre o del trimestre), la valutazione dei bimbi della scuola primaria sarà già espressa in "giudizi descrittivi". Il nuovo assetto, secondo il ministero, che individua un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa, ha come obiettivo fare in modo che la valutazione dei piccoli studenti sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno.

Il significato dei nuovi giudizi

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Per quanto riguarda la nuova valutazione: il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento e potrà riferirsi a quattro differenti livelli di apprendimento:

Si parla di Avanzato: se l'alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.

E ancora, Intermedio: se l'alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.

E poi Base se l'alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.

Infine In via di prima acquisizione: nel caso in cui l'alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente. I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell'elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione.

Il parere del sindacato

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Molto critica è stata la Flc Cgil, spiegando che i tempi a disposizione per le scuole per elaborare le nuove procedure sono molto ridotti. «Riteniamo che la definitiva pubblicazione dell'Ordinanza e delle linee guida, attraverso la costruzione di nuovi strumenti di valutazione, non sia un punto di arrivo ma rappresenti un passaggio importante per avviare un dibattito sulla valutazione formativa in tutti gli ordini di scuola e per diffondere la cultura di una scuola inclusiva, impegnata nella ricerca di strategie di promozione dello sviluppo della persona e di affermazione del diritto all'istruzione di tutte e di tutti».


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