di Lucia Izzo - Abbreviare i tempi burocratici e assicurare liquidità ai cittadini. Lo ha ribadito in più occasioni il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in particolare facendo riferimento alle misure introdotte dal decreto legge "Cura Italia" che ha rappresentato "un primo, pur importante, passo".
In conferenza stampa, il 28 marzo 2020, sono state fornite rassicurazioni in ordine al bonus da 600 euro dedicato ad autonomi, collaboratori, partite Iva e stagionali. Si punta a una sua estensione anche a chi non ha fonti di reddito.
"Stiamo lavorando per rendere fruibile il prima possibile gli indennizzi e dal primo aprile con un click si potrà fare domanda e saranno erogati i 600 euro che vogliamo rafforzare e allargare" ha dichiarato nella medesima conferenza il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.
- Cig in deroga: domande dal 30 marzo
- CIGD: importi direttamente sul conto corrente?
- Cassa integrazione ordinaria
Cig in deroga: domande dal 30 marzo
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Il 26 marzo, su Facebook, il premier ha invece ha rassicurato di aver dato "chiara indicazione a tutti gli uffici pubblici affinché si superino gli ordinari passaggi burocratici, si abbrevino al massimo i tempi normali" e ha parlato di un altro strumento introdotto dal Decreto Legge n. 18/2020, ovvero l'estensione della Cig in deroga.
"Abbiamo esteso la Cig in deroga all'intero territorio nazionale, a tutti i settori produttivi" ha scritto Conte, chiarendo che "da lunedì 30 marzo i datori di lavoro possono fare domanda e il bonifico arriverà direttamente sull'Iban del lavoratore. Ho chiesto al Ministero del Lavoro e all'Inps di mettere in campo uno sforzo straordinario affinché i pagamenti siano attivati entro il 15 aprile e, se possibile, anche prima: voglio che siano dimezzati rispetto alla scadenza fissata".
CIGD: importi direttamente sul conto corrente?
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L'idea allo studio è quella di far accreditare gli importi direttamente sul conto corrente del lavoratore. Lo ha confermato anche la Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che ai microfoni di Radio Capital ha dichiarato: "Stiamo prevedendo un indennizzo
per tutti, e con l'Inps stiamo pensando a un procedimento velocizzato per far arrivare i soldi ai cittadini. Vogliamo farlo attraverso le banche, per chi ha un conto corrente o in contanti per chi non ce l'ha".L'idea ha riscosso l'appoggio degli istituti di credito italiani. L'ABI, l'associazione bancaria italiana, "è favorevole ad attivare da subito prestiti che consentano ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell'emergenza COVID-19 di poter avere dalle banche un'anticipazione - rispetto al pagamento che riceveranno dall'Inps - della cassa integrazione prevista nel Decreto Legge cura-Italia".
Lo conferma un comunicato sul sito ufficiale dell'associazione, secondo cui "ABI è pronta a rendere immediatamente operativa la precedente Convenzione anche per le nuove ipotesi di cassa integrazione messe in campo dal Decreto Legge "cura-Italia". Il Presidente dell'ABI Antonio Patuelli e il Direttore Sabatini fanno un appello affinchè anche le altre parti coinvolte diano massima e immediata disponibilità a concordare urgentemente le modalità operative per poter anticipare la cassa integrazione a chi sarà riconosciuta dalle Autorità".
Cassa integrazione ordinaria
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Invece, per la Cassa integrazione ordinaria, il Premier ha evidenziato come sia stato già possibile, in tempi record, far pervenire le richieste. Le domande per i bonus e gli indennizzi saranno disponibili sul sito dell'Inps dal 31 marzo.
Nella Circolare n. 47 del 28 marzo 2020, l'INPS ha chiarito, per quanto riguarda la Cassa integrazione salariale ordinaria e l'assegno ordinario, che le domande potranno essere trasmesse con la nuova causale denominata "COVID-19 nazionale", per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e per una durata massima di 9 settimane.
Potranno presentare domanda di CIGO e di Assegno ordinario per "COVID-19 nazionale" le aziende rientranti nel campo di applicazione della CIGO e dell'Assegno ordinario operanti su tutto il territorio nazionale.
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