Si partirà con una eliminazione progressiva fino a quella totale prevista nel settembre 2020. La conferma nel decreto fiscale approvato stanotte. Di Maio: «Curarsi è un diritto»

di Gabriella Lax - Abolito il superticket. Quello che era l'obiettivo già annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza è diventato una realtà (vedi anche Ticket e buste paga le novità in manovra).

Superticket abolito, curarsi è un diritto

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Stanotte, dopo oltre 4 ore di lavori, sono passati in Consiglio dei Ministri, "salvo intese", il decreto fiscale collegato alla manovra 2020 e il bilancio di previsione 2020 e pluriennale, con l'abolizione dell'odioso balzello ovvero il superticket.

Esulta dalla pagina Facebook, il leader del M5S Luigi Di Maio: «Per quanto riguarda le famiglie, che per noi sono uno dei pilastri fondamentali, volevamo stanziare i primi fondi per l'assegno unico e lo abbiamo fatto. Parliamo di mezzo miliardo. Avevamo detto che avremmo abolito il superticket sanitario e così sarà: perché curarsi è un diritto».

Stop superticket da settembre 2020

Si partirà gradualmente per arrivare all'abolizione definitiva a partire dal primo settembre 2020. Il decreto prevede anche un corrispondente incremento delle risorse previste per il sistema sanitario nazionale, destinate in ogni caso ad aumentare nel prossimo triennio.

Cos'è il superticket?

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Il superticket sanitario, si ricorda, era stato introdotto con la manovra finanziaria del 2011, in tempi di spending review: dieci euro che i contribuenti dovevano da pagare alle Regioni e che si sommavano al ticket ordinario. Toccava alle regioni stabilire se applicarlo o meno, e chiarire i metodi di esenzione e le modalità di calcolo dell'importo (intero o ridotto). Il superticket era stato adottato da Calabria, Sicilia, Puglia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria; Marche e Molise.

Speranza: «Superticket da abolire una priorità assoluta»

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«Per noi la priorità assoluta è sempre la stessa: abolire il entro il 2020». A scriverlo, sul suo profilo Facebook, era stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo la riunione di insediamento del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale. «Si tratta di un balzello ingiusto di 10 euro sulle visite specialistiche che aumenta discriminazioni e diseguaglianze e nega a tanti l'accesso alle cure - aggiunge e conclude - sono ottimista che si possa finalmente superare in via definitiva. Vogliamo che il superticket sia solo un brutto ricordo del passato».

Oltre che all'abolizione del superticket, l'altro punto fermo riguarda le misure per il personale, con 2 miliardi in più di aumento al Fondo sanitario per il 2020 previsti nella manovra. Ma non solo, lo stesso ministro aveva sottolineato la necessità di maggior personale: dai medici agli infermieri, ebbene la prossima legge di bilancio potrebbe abbracciare anche norme per far fronte alla carenza di personale, agevolando lo scorrimento delle graduatorie (ora bloccate) per chi non hanno vinto il concorso ma sono in ogni caso è risultato idoneo. Infine il Mef lavora sull'ipotesi di consentire maggior flessibilità alle regioni riguardo i tetti di spesa per il personale.


Foto: 123rf.com
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