Ecco alcuni dei divieti messi a punto dalle varie amministrazioni locali per l'estate 2019, per contrastare l'inciviltà di cittadini e turisti

di Annamaria Villafrate - Arriva l'estate e le amministrazioni locali si mettono al lavoro per congegnare le regole più opportune per preservare le nostre bellezze naturali, per garantire la sicurezza e la salute di cittadini e turisti e per proteggere dal solito gesto incivile di qualche zotico, le opere storiche e monumentali più antiche. Regole importanti e necessarie alle quali però, come sempre, qualcuno si oppone, incurante del fatto che spesso non è facile bilanciare i diversi valori in campo.

Vediamo i più significativi di quest'estate:

Estate 2019: vietati infradito sui sentieri e "bionde" in riva al mare

Liguria, Cinque Terre dal primo di aprile del 2019 è vietato indossare ciabatte, infradito e sandali per camminare sui sentieri del Parco Nazionale. Con questo divieto l'amministratore vuole evitare tutti quegli incidente che negli anni scorsi hanno rovinato le vacanze a molti turisti, a causa di calzature inadatte al percorso, non proprio agevole, del Parco. Le sanzioni previste in caso di violazioni vanno da un minimo di 50 euro a un massimo di 2500.

A Rimini multe fino a 100 euro per chi fuma in riva al mare e sanzioni per tutti questi ristoranti che fanno uso di piatti e bicchieri di plastica usa e getta. Il tutto per mantenere pulita la spiaggia. Multe di 1032 euro anche per i bagnini che di notte non terranno le luci accese sulla spiaggia.

A Caserta e precisamente nel Comune di Orte di Atella, obbligo di raccogliere gli escrementi dei propri animali e divieto di farli abbeverare nelle fontanelle pubbliche. Una decisione che ha sollevato numerose critiche e obiezioni.

A Cesena un'ordinanza comunale ha disposto il divieto anti-curiosi, impedendo l'ingresso nell'area parco dell'Ippodromo e nella pista ciclo pedonale a causa di smottamenti del terreno che rendono la zona pericolosa. Nella fase iniziale i curiosi non si sono arresi, così cono scattate le transenne della zona e apposita segnaletica per impedire l'ingresso.

I divieti romani previsti per tutelare le opere storiche e d'arte della Città hanno attirato perfino l'attenzione di Russel Crowe, che su twitter ha manifestato il suo disappunto contro alcune restrizioni introdotte dal Comune di Roma, come quello che impedisce di consumare pasti sulla scalinata di Trinità dei Monti, di entrare nelle fontane pubbliche e di sedersi sui monumenti storici.

A Venezia è vietato girare per la città, salire sulle imbarcazioni, nei centri abitati e nei luoghi pubblici o aperti al pubblico in costume di bagno o a torso nudo, consumare cibo e bevande sul suolo dei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati, vendere alcolici o bevande in bottiglie in vetro senza tappo o in bicchieri in vetro, sedersi o sdraiarsi sui gradini dei ponti e dei portici, bagnarsi e nuotare nei rii, canali e bacini interni dei centri abitati, sdraiarsi sulle panchine, e bivaccare anche nelle fermate dei mezzi pubblici.

A Cortina D'Ampezzo è stato introdotto il divieto di balneazione nel lago di origine glaciale di Sorapiss, al fine di preservarne il suo tipico colore pastello. Divieto che, se trasgredito, comporta l'applicazione di sanzioni fino a 500 euro. Divieto che, nonostante i cartelli e i controlli da parte delle Forze dell'ordine, è già stato violato in diverse occasioni.

A Capri chi ha un cane deve condurlo al guinzaglio e munirsi di museruola per applicarla all'animale in caso di necessità e portare con se tutto il necessario per provvedere alla rimozione degli escrementi, pena l'applicazione di multe fino a 500 euro. Vietato inoltre sedersi sulle piazze e le strade del centro abitato. Per gli indisciplinati multe da 25 a 500 euro.

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