Lo scorso 14 aprile è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 150/2006 (di attuazione della direttiva 2003/20/CE) che ha stabilito alcune modifiche al Codice della Strada nella parte relativa all'utilizzo delle cinture di sicurezza. Tra le novità introdotte dal nuovo Decreto Legislativo
evidenziamo il fatto che l'utilizzo delle cinture diventa obbligatorio per tutte le categorie di autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di merci, in particolare a quelli di massa superiore a 3,5 tonnellate finora esclusi dall'obbligo (veicoli commerciali per il trasporto di carichi pesanti, autobus). Va detto poi che il conducente e i passeggeri di autovetture o furgoni e autocarri destinati al trasporto di merci sono obbligati ad utilizzare le cinture di sicurezza nel caso in cui queste siano predisposte. Inoltre i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere bloccati al sedile con un sistema omologato di ritenuta per bambini. Il provvedimento però stabilisce che i bambini di età inferiore a tre anni non potranno viaggiare sui suddetti mezzi sprovvisti di cinture di sicurezza e che i bimbi di età maggiore dei tre anni, possono occupare un sedile anteriore a condizione che la loro statura superi un metro e 50 centimetri. Sono state poi indicate le sanzioni per quanti non faranno uso di tali dispostivi di sicurezza. Si va dalla multa di euro 68,00 a euro 275,00 mentre chi altera il normale funzionamento è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma compresa tra 34,00 e 138,00 euro. E' prevista inoltre una multa
inclusa tra 716,00 e 2.867,00 euro per chi importa, produce e commercializza dispositivi di ritenuta di tipo non omologato. Il provvedimento ha infine evidenziato le categorie di persone esonerate dall'utilizzo di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini. Si tratta di appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale nell'espletamento di un servizio di emergenza, i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza, gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati regolarmente riconosciuti che effettuano scorte, gli istruttori di guida, le persone che risultino, sulla base di certificazione, affette da patologie particolari, le donne in stato di gravidanza, gli appartenenti alle forze armate nell'espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.
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