Due regimi semplificati, un'aliquota al 15% per chi ha ricavi fino a 65mila euro, senza contabilità e Iva; ed un'aliquota col 5% in più, dunque con flat al 20%, fino al tetto da 100mila euro di reddito. Queste le novità annunciate sulla flat tax in arrivo

di Gabriella Lax - Flat tax, insieme al reddito di cittadinanza e alla pensioni, ancora al centro del dibattito politico per la manovra che approderà in Consiglio dei ministri a metà ottobre. A dare dei chiarimenti ci pensa Massimo Bitonci, sottosegretario all'Economia, secondo il quale i regimi saranno due, ma per la Lega sarebbe auspicabile una miniflat tax del 5% per le startup di giovani under 35.

Flat tax, le due aliquote previste e la "mini" per gli under 35

Tutto si ridurrebbe a due regimi semplificati per la flat tax: un'aliquota al 15% per chi ha ricavi fino a 65mila euro, senza contabilità e Iva; ed un'aliquota col 5% in più, dunque con flat al 20%, fino al tetto da 100mila euro di redditi.

Ma la Lega a queste due aliquote aggiungerebbe una novità: una mini flat tax con un'aliquota al 5%, per tre-cinque anni, per le start up di giovani under 35, con ricavi fino a 65mila euro.

Di Maio: «Flat tax non sarà rigida»

A corroborare queste idee c'è un'intervista del vice premier Luigi Di Maio a El Mundo in cui si chiarisce: «La situazione italiana sulla tassazione è talmente complicata che già una parziale semplificazione ridurrebbe tempi e quindi costi per i cittadini. La flat tax non sarà così rigida, non ci sarà una sola aliquota ma almeno tre. Inoltre, chi prima pagava meno rispetto al nuovo sistema di tassazione continuerà a farlo. Ma, specialmente per i piccoli e medi imprenditori, non possiamo più pensare che lo Stato, su 12 mesi di lavoro, se ne prenda 6 o addirittura 7 in tasse».

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Flat tax: raccolta di articoli
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