Le CCIAA hanno già avviato il processo di riforma del sistema camerale con la realizzazione di accorpamenti e nuovi loghi

di Gabriella Lax - Dopo la brusca frenata dovuta alla sentenza della Corte costituzionale del dicembre 2017, prosegue l'iter di riforma delle Camere di commercio.

Camere di commercio, la riforma è già in atto

Il sistema camerale, già prima del decreto di riforma, aveva avviato processi di accorpamento delle CCIAA al di sotto di una certa soglia dimensionale. Nei diversi territori sono state definite ipotesi di aggregazione per creare realtà locali con un adeguato bacino imprenditoriale. Già in alcuni di questi territori, la procedura di accorpamento è stata formalmente avviata con le deliberazioni degli organi camerali, alle quali ha fatto seguito il decreto di istituzione del nuovo soggetto giuridico da parte del Ministero dello Sviluppo economico. In taluni casi, l'iter si è perfezionato con l'insediamento del nuovo Consiglio camerale.

Con la sentenza di dicembre la Corte costituzionale aveva dichiarato illegittimo l'articolo 3 comma 4 della norma sul riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio laddove stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico sia adottato "sentita" la Conferenza Stati-Regioni e non "previa intesa" con la stessa come previsto dalla normativa vigente. In pratica sarà necessaria una convocazione della Conferenza per trovare un'intesa sul riordino.

Camere di commercio, un nuovo logo per un nuovo volto

Vogliono cambiare volto le Camere di commercio, essere sostegno per le imprese pronte alla rivoluzione di Industria 4.0. L'obiettivo numerico è arrivare a 60 rispetto alle originarie 105.

Il grande passo è stato portato a termine da 27, le Camere di commercio che hanno chiuso il processo con l'istituzione di 12 nuovi enti accorpati, per un numero complessivo di 90 Camere attualmente presenti sul territorio: in Lombardia passeranno da 12 a 7 mentre nel Lazio da 5 a 3. E, ancora, nelle Marche da 5 a una soltanto e in Sicilia da 8 a 4. Un passaggio che, dichiara Ivan Lo bello, presidente Unioncamere a i-com.it, «delinea chiaramente la nuova identità e i nuovi compiti del sistema camerale nel Paese per rendere più significativa la riforma». Arriva dunque un nuovo logo per dare il senso del rinnovato assetto camerale.

«Le Camere di commercio - chiude il presidente - si sono razionalizzate nella presenza sul territorio e sono dotate dalla riforma di nuove funzioni innovative coerenti con i piani di sviluppo del Paese in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, turismo e cultura».


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