La Commissione Europea propone un tempo limite per consentire l'uso corretto dell'abolizione tariffaria in Europa

di Lucia Izzo - Un traguardo a lungo sperato e fissato a giugno 2017, data in cui il roaming all'interno dell'Unione Europea verrà definitivamente abolito (per approfondimenti: Dal 2017 addio al roaming in tutta Europa: telefono e internet costeranno come in Italia). 


Negli ultimi anni le tariffe per chiamare, mandare sms e navigare all'estero si sono indubitabilmente ridotte, ma, nonostante ciò, i prezzi rimangono alti e spesso proibitivi costringendo i viaggiatori ad utilizzare operatori locali per comunicare senza oneri eccessivi.


Le varie tappe per l'adozione dell'Eurotariffa (per approfondimenti: Eurotariffa: da oggi ridotti i costi del roaming, telefonare costerà meno) non sono ancora concluse: il principale ostacolo sul percorso teso all'adozione di tariffe uguali rispetto a quelle utilizzate nel paese d'origine, è rappresntato dal rischio che il consumatore abusi della normativa, ad esempio acquistando all'estero una SIM con abbonamento più conveniente da usare anche in patria.


La Commissione UE ha pubblicato una prima bozza di normativa sull'equo utilizzo del roaming all'estero per evitare che al fair use subentri l'abuse. L'addio al roaming, pertanto, non sarà definitivo e totale in quanto Bruxelles propone che il consumatore possa usare all'estero la propria tariffa nazionale per un massimo di 90 giorni.


La soglia temporale è ritenuta di "uso equo" in quanto è presumibile che un periodo maggiore indichi una modificazione del centro di interessi dell'utente da un paese membro ad un altro, trattandosi di una presenza più stabile rispetto a un normale viaggio periodico. 


Superato periodo indicato, la proposta UE suggerisce che operatori possano imporre un sovracosto che, tuttavia, non potrà superare il costo all'ingrosso, ovvero le spese che gli stessi operatori che forniscono il servizio sostengono.


Il limite, inoltre, non dovrebbe valere né per chi ha abbonamenti illimitati e neppure per studenti o lavoratori transfrontalieri, purché i valori di consumo restino nella media.

Inoltre, per prevenire l'uso abusivo o anomalo dei servizi roaming, i provider potrebbero anche richiedere al cliente di connettersi regolarmente dal network di casa, almeno una volta al mese.


La proposta, prima di essere definitivamente adottata (entro il 15 dicembre) attende l'OK del Parlamento Europeo e degli Stati Membri, a seguito di consultazione con  l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC)


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