L'installazione delle tende da sole in condominio: previsione normativa in materia edilizia, rispetto del decoro architettonico e regolamento condominiale

Normativa edilizia

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L'installazione delle tende da sole rientra nell'attività cosiddetta di edilizia libera non soggetta ad autorizzazioni, non occorre, pertanto, il permesso a costruire e non è necessario presentare al Comune di appartenenza la Scia (la segnalazione certificata di inizio attività), non essendo considerata come nuova costruzione, eccezion fatta per le specifiche prescrizioni locali, come il piano paesaggistico del Comune o l'imposizione di un vincolo di interesse architettonico, monumentale o ambientale sulla zona o sul singolo edificio.
Si tratta, infatti, di una protezione retrattile, solitamente con un'intelaiatura in alluminio anodizzato o in materiali plastici, che serve per la protezione dal sole e dagli agenti atmosferici esterni.

Decoro architettonico

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Con riguardo alla fattispecie che ci occupa, fatte salve eventuali limitazioni di natura pubblicistica, la chiusura a vetri di balconi o terrazzi di pertinenza esclusiva, così come l'installazione di una tenda, deve, di norma, ritenersi consentita ai rispettivi proprietari, purché non alteri il decoro architettonico dell'edificio condominiale e non rechi pregiudizio, sotto alcun profilo, agli altri condomini, ai quali deve essere comunque assicurato un pari uso del bene comune.
Invero, i condomini possono far uso delle parti comuni per le utilità accessorie inerenti al godimento della propria proprietà esclusiva, anche nelle parti corrispondenti ai piani degli altri proprietari, quando tale utilizzazione non viene ad alterare la naturale funzione di sostegno dei muri medesimi; di conseguenza, è ammissibile l'installazione di tende da attaccarsi alla base del balcone del piano superiore.
A tal proposito, bisogna distinguere tra i balconi non sporgenti rispetto alla parete dell'edificio (i cosiddetti balconi incassati) e quelli invece che si protendono all'esterno (i balconi aggettanti).
Nel primo caso, la soletta è considerata di proprietà comune e il consenso non è necessario; nel secondo caso, invece, la proprietà è esclusiva e bisogna chiedere il permesso al montaggio.

Regolamento condominiale

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Il regolamento può prescrivere di adottare determinati colori per preservare l'estetica, al fine di mantenere l'omogeneità con il resto del palazzo, a meno che l'estetica non sia stata già pregiudicata, come avviene nel caso in cui numerosi altri condomini abbiano già montato tende di colore diverso da quello prescritto.
Se il regolamento è di tipo contrattuale, cioè predisposto dal costruttore e accettato dai proprietari, può imporre a tutti le caratteristiche sul colore ed i materiali da utilizzare e, addirittura, il tipo di stoffa da scegliere.
Il regolamento, poi, anche quando non abbia natura contrattuale, a mente dell'art. 1138, 1° comma c.c., può contenere norme intese a tutelare il decoro architettonico dell'edificio condominiale e limitare l'attività del singolo condomino per salvaguardare il bene comune protetto.
In tal caso, se le tende vengono montate in difformità potrà essere disposta la loro rimozione proprio perché è stata violata la specifica prescrizione del regolamento condominiale al riguardo, Per completezza, l'assemblea di condominio ha poteri alquanto limitati in materia di tende perché, come abbiamo visto, prevalgono il regolamento condominiale e le norme generali.

Limiti e rispetto delle distanze

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In tema di distanze legali, la tenda da sole, laddove sia realizzata in aderenza al muro portante di altro condominio ed al muro portante del fabbricato, togliendo, così, luce ed aria alla finestra del vicino, deve rispettare la distanza di tre metri dalle vedute degli altri appartamenti, in applicazione dell'art. 907 c.c., non ponendosi alcuna questione di compatibilità tra la disciplina sulle distanze e quella sull'uso della cosa comune, ex art. 1102 c.c.
Nell'installazione di tende bisogna anche tenere conto del rispetto delle distanze dal piano di sopra, in quanto non devono impedire la veduta al proprietario dell'appartamento sovrastante che gode dell'affaccio rispettando anche la geometria dei balconi e dei relativi incassi.

Per saperne di più su questo argomento contatta l'Avv. Nicola Comite

Foto: Foto di PIRO da Pixabay.com
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