L'avvocato con un impegno contestuale in udienza deve comunicare l'impedimento a prendere parte a una delle due non appena ne viene a conoscenza motivando le ragioni per le quali l'altro impegno richiede la sua presenza

Comunicazione legittimo impedimento tardiva

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Non è valida, ai fini del rinvio dell'udienza penale, la comunicazione via fax del legittimo impedimento contestuale dell'Avvocato il giorno che precede l'udienza, senza indicare le ragioni per le quali la sua presenza si rende necessaria nell'altra udienza. Il motivo del ricorso sul punto risulta manifestamente infondato e il ricorso quindi va respinto, stante anche l'inammissibilità del secondo motivo. Questo quanto emerge dalla Cassazione n. 18080/2022 (sotto allegata).

La vicenda processuale

Confermata in sede di appello la decisione di condannare il L.R di una S.r.l per il reato di cui all'art. 76 D.P.R n. 445/2000 per avere attestato falsamente di possedere i requisiti necessari ad accedere ad un finanziamento della Regione, dichiarando in particolare di non avere riportato in passato condanne penali.

Impedimento comunicato via fax il giorno prima dell'udienza

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  • Nel ricorrere in Cassazione il difensore dell'imputato contesta il mancato accoglimento della richiesta di rinvio d'udienza per legittimo impedimento determinato dalla necessità di comparire a un concomitante impegno professionale e comunicato il giorno prima dell'udienza a mezzo fax.
  • Con il secondo motivo contesta invece la sussistenza del dolo del reato. Il giudice non ha neppure considerato l'eventualità che vi sia stato un errore di compilazione della domanda telematica da parte dell'addetto.

L'impegno contestuale va comunicato non appena conosciuto

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La Cassazione dichiara il ricorso inammissibile.

Manifestamente infondato il primo motivo sollevato. Per le Su della Cassazione il legittimo impedimento dell'Avvocato giustifica il rinvio dell'udienza per contestuale impegno professionale in presenza delle seguenti condizioni:

  • comunicazione dell'impedimento non appena il legale viene a conoscenza dell'impossibilità di presenziare contemporaneamente ai due impegni;
  • indicazione delle ragioni per le quali deve presenziare all'altro impegno;
  • rappresentazione dell'assenza di un codifensore per la difesa dell'imputato o di un sostituto per il processo a cui si intende partecipare e per quello per il quale si chiede il rinvio.

In relazione al primo requisito in particolare la Cassazione precisa che il difensore non può attendere, come nel caso di specie, il giorno prima dell'udienza, per decidere a quale udienza partecipare, ma deve comunicare tale decisione non appena viene a conoscenza del duplice e contestuale impegno professionale.

Nel caso si specie quindi il rinvio non poteva essere concesso non solo perché il difensore ha comunicato a mezzo fax il doppio impedimento solo il giorno prima dell'udienza, ma anche perché nello stesso non ha indicato le ragioni per le quali era impossibilitato a presenziare, limitandosi ad affermare genericamente "la delicatezza dell'attività di udienza da svolgere".

Inammissibile in ogni caso anche il secondo motivo perché la tesi dell'errore dell'impiegato è stata ritenuta dalla Corte di merito come una mera congettura, disancorata dai dati processuali e neppure riferita dall'imputato, che non ha preso parte al processo.

Leggi anche:

- Avvocati: il legittimo impedimento

- L'impedimento dell'avvocato è legittimo solo se è assoluto

- Rinvio d'udienza solo se il difensore è insostituibile

Scarica pdf Cass. n. 18080/2022

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