La richiesta del Parlamento: una legge europea che garantisca ai lavoratori il diritto alla disconnessione digitale senza incorrere in ripercussioni negative da parte dei datori di lavoro

Strumenti digitali e diritto alla disconnessione

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Secondo il Parlamento europeo il diritto alla disconnessione dovrebbe essere un diritto fondamentale. Da qui l'idea di una legge europea che garantisca ai lavoratori il diritto alla disconnessione digitale senza incorrere in ripercussioni negative da parte dei datori di lavoro. L'utilizzo sempre maggiore degli strumenti digitali a scopi lavorativi ha comportato modi di vivere "sempre online". Abitudini e atteggiamenti che mal influiscono sull'equilibrio tra vita professionale e vita privata dei lavoratori. Nonostante il telelavoro sia stato determinante per tutelare posti di lavoro e attività durante la crisi di COVID-19, la combinazione di orari di lavoro prolungati e di maggiori sollecitazioni sui lavoratori ha visto crescere i casi di ansia, depressione, esaurimento e altri disturbi fisici e mentali.

Una normativa Ue per stabilire requisiti minimi per il lavoro a distanza

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Il Parlamento europeo ha invocato una legge europea che garantisca ai lavoratori il diritto alla disconnessione digitale senza incorrere in ripercussioni negative da parte dei datori di lavoro. Nell'iniziativa legislativa approvata con 472 voti favorevoli, 126 contrari e 83 astensioni, i deputati chiedono alla Commissione a elaborare una normativa che consenta ai lavoratori digitali di disconnettersi al di fuori dell'orario di lavoro. La normativa dovrebbe inoltre stabilire requisiti minimi per il telelavoro e fare chiarezza su condizioni e orari di lavoro e sui periodi di riposo.

Lavorare oltre 48 ore settimanali

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Per gli studi di Eurofound, le persone che lavorano abitualmente da casa hanno più del doppio delle probabilità di lavorare oltre le 48 ore settimanali massime previste rispetto alle persone che lavorano nella sede del datore di lavoro. Quasi il 30% dei telelavoratori dichiara inoltre di lavorare nel proprio tempo libero tutti i giorni o più volte alla settimana, a fronte del 5% di coloro che lavorano in ufficio. In tal senso i deputati ritengono che il diritto alla disconnessione dovrebbe essere riconosciuto quale diritto fondamentale, per consentire ai lavoratori di astenersi dallo svolgere mansioni lavorative, come telefonate, email e altre comunicazioni digitali, al di fuori del loro orario di lavoro, comprese le ferie e altre forme di congedo. I Paesi Ue sono incoraggiati ad adottare le misure necessarie per consentire ai lavoratori di esercitare questo diritto, anche attraverso accordi collettivi tra le parti sociali. Così dovrebbero essere scongiurate discriminazioni, critiche, licenziamenti o altre ripercussioni negative da parte dei datori di lavoro.


Foto: 123rf.com
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