Vediamo di cosa si occupano i servizi segreti. Nel 2021, la delega in materia di sicurezza del Paese è stata assegnata a Pietro Benassi, ambasciatore e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri

Servizi segreti: cosa sono

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Se ne è parlato negli ultimi giorni per via delle vicende di governo e dei dissapori tra il premier Conte e il leader di Italia Viva Renzi. Vengono in mente spie e film alla James Bond. Ma scopriamo di cosa si tratta. Nel nostro Paese, in particolare, i servizi segreti sono costituiti dall'insieme degli organi e delle autorità dei servizi segreti della Repubblica Italiana. Il loro compito è assicurare le attività informative volte alla salvaguardia della Repubblica Italiana da pericoli e minacce provenienti sia dall'interno sia dall'esterno.

Servizi segreti, di cosa si occupano?

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Con la legge 24 ottobre 1977, n. 801 l'originario SID venne sdoppiato e vennero istituiti il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) e il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE) che dipendevano rispettivamente del Ministro della difesa e del Ministro dell'interno. La riforma attribuiva l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento della politica informativa e di sicurezza al Presidente del Consiglio dei ministri, che coordinava i due organismi di sicurezza tramite il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (CESIS).

Un nuovo cambiamento si ebbe nel 2007, quando l'intero apparato dei servizi nazionale subì un profondo processo di riforma ai sensi della legge 3 agosto 2007, n. 124 che istituì il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

Fu proprio la riforma a stabilire la direzione e la responsabilità generale del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, a cui spetta la nomina di direttori e vicedirettori di ciascuna delle due nuove agenzie: ovvero l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e l'Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI) e con il coordinamento del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS).

Se si guarda alla struttura il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica italiana vede al vertice il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, che può designare un'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica in relazione a particolari attività. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) della Presidenza del Consiglio con compiti di coordinamento e di vigilanza sull'attività delle agenzie e sulla corretta applicazione delle disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri. E, infine, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) e dal Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR).

Dal punto di vista operativo, le attività sono svolte da due agenzie governative, entrambe direttamente dipendenti dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri), mediante un sistema di competenza territoriale già da tempo utilizzato da diversi Stati in Europa e nel mondo. Le agenzie in questione sono: Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI)

Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE). Si occupano, rispettivamente, della tutela della Repubblica Italiana da minacce interne ed esterne al suo territorio e operano nell'ambito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.

La delega passa da Conte a Benassi

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Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha passato la delega ai servizi segreti a Pietro Benassi, ambasciatore e sottosegretario di Stato alla Presidenza. e tutto questo dopo le polemiche politiche e le richieste che gli erano arrivate dai partiti di maggioranza. A Benassi saranno delegate, ai sensi dell'articolo 3 della legge 3 agosto 2007, n. 124, le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio in materia di sicurezza della Repubblica. Benassi ha 62 anni, è romano e prima di diventare ambasciatore a Berlino dal 2014 al 2017 è stato feluca a Tunisi dal 2009 al 2013. Ha cominciato al dipartimento affari economici della Farnesina per poi approdare a Cuba e in Polonia. Ha una laurea in Scienze politiche a Padova ed è il consigliere diplomatico del premier Conte. Parla correntemente quattro lingue: inglese, tedesco, francese e spagnolo. Una cessione già annunciata da Conte nel corso del suo intervento alle camere. Era stata una parte della maggioranza a chiedere che la delega dell'intelligence fosse ceduta ad una figura politica. Il premier ha invece puntato su un tecnico, suo attuale consigliere diplomatico.


Foto: 123rf.com
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