I country report della Commissione Ue evidenziano come l'Italia resta tra paesi con squilibri eccessivi. Pesa l'elevato debito pubblico
di Redazione - Italia ancora maglia nera per il debito pubblico. Il nostro paese "resta anche quest'anno tra i Paesi dell'Ue che soffrono di 'squilibri macroeconomici eccessivi', insieme alla Grecia e a Cipro, principalmente a causa dell'elevato debito pubblico". Lo comunica la Commissione Europea nei Country Report presentati a Bruxelles nell'ambito del semestre europeo.

Country Report Ue

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Insieme all'Italia, altri nove Paesi (Germania, Irlanda, Spagna, Olanda, Francia, Croazia, Portogallo, Romania e Svezia) hanno squilibri macroeconomici. La Bulgaria invece non ha più squilibri. L'elenco aggiornato degli 'squilibri economici' degli Stati membri, nell'ambito del semestre europeo è stato presentato a Bruxelles, nell'ambito dei Country Report della Commissione Ue, dal vicepresidente esecutivo dell'esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis, dal commissario Ue per gli affari economici, Paolo Gentiloni, e dal commissario per il Lavoro, Nicolas Schmit.

Alto debito pubblico in rapporto al Pil

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Il principale fattore di squilibrio dell'economia italiana rimane l'elevato livello del debito pubblico in rapporto al Pil. Un rapporto che, evidenzia la Commissione, è "ancora in crescita, anche se i piani del governo stanno diventando più compatibili con una riduzione del debito". Si sottolinea anche che "è stata fatta marcia indietro rispetto a riforme che aumentavano la sostenibilità del sistema pensionistico, rendendo più impegnative le sfide poste dal bilancio", sia in Italia che in Romania.

Inoltre, la crescita potenziale dell'Italia "rimane insufficiente ad assicurare una rapida riduzione del debito".

Italia squilibri gravi ed eccessivi sin dal 2012

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Non solo. Gli squilibri italiani evidenzia la Commissione persistono dal 2012. Anno in cui l'Italia soffriva di squilibri "gravi" ma non "eccessivi" che "devono essere affrontati". Il debito pubblico alla fine del 2011 era pari al 116,5% del Pil (dati CeicData).

Nel 2013, "l'alto debito", la "perdita di competitività" e la "sottostante performance produttiva stagnante" restavano i principali squilibri dell'economia italiana, con un debito pubblico salito al 123,4% del Pil (a fine 2012).

Nel 2014, la Commissione squilibri macroeconomici "eccessivi" insieme a Slovenia e Croazia, con un debito salito al 129% del Pil.

Uguale nel 2015, con rischi legati al "debito publico molto alto" schizzato quasi al 132%.

Una situazione pressochè invariata nella sua gravità sino al 2018, con un debito sempre sopra il 131%, per arrivare al 2019, sesto anno consecutivo che caratterizza l'Italia per i suoi squilibri macroeconomici insieme a Grecia e Cipro. A fine 2018, il debito ha superato di slancio il 132% del Pil.


Foto: 123rf.com
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