Da Nord a Sud si moltiplicano i provvedimenti con cui si vieta di appiccare falò a Ferragosto in molte spiagge e regioni italiane. I trasgressori rischiano sanzioni che arrivano fino a 2000 euro

Falò in spiaggia sono leciti?

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Notti d'estate, cieli stellati, lo scroscio delle onde sulla battigia e un gruppo di amici riuniti in riva al mare, magari intorno a un falò. Indubbiamente suggestivo, al punto che si sono moltiplicati i fuochi in spiaggia accesi in estate, dal tramonto all'alba del giorno dopo, che rappresentano un momento di aggregazione e condivisione.


Ma c'è il risvolto della medaglia rappresentato dai divieti che molte Regioni d'Italia, soprattutto nel periodo di Ferragosto, prevedono nei confronti di una simile prassi e che, nei confronti dei trasgressori, potrebbero comportare pesanti conseguenze.

Accendere un falò in spiaggia: quali rischi

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L'accensione dei falò, infatti, porta con sé diversi rischi: da un lato, emerge chiaramente quello legato all'appiccare un fuoco senza le competenze per poterlo controllare, al punto che, soprattutto sui litorali in cui sono presenti piante e sterpaglie, si potrebbe finire per provocare incendi disastrosi.


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Ancora, il fuoco può deturpare l'ambiente e anche mettere a rischio l'incolumità degli avventori delle spiagge, sia di coloro che partecipano al falò, sia di coloro che magari il giorno dopo si ritrovano su una sabbia coperta da cenere e tizzoni, magari ancora non del tutto estinti


Poiché la prassi dei falò in spiaggia viene avvertita come nemica dell'ordine pubblico, molte spiagge italiane sono interessate da provvedimenti regionali o ordinanze sindacali che prevedono divieti in tal senso e predispongono controlli atti a verificare la presenza di trasgressori.


Non tutti i Comuni reagiscono allo stesso modo. Alcuni, ad esempio, vietano i falò in spiaggia in maniera assoluta, mentre altri circoscrivono il divieto solo a un periodo particolare dell'anno, magari a ridosso del Ferragosto quando è più probabile che si decida di trascorrere la notte in spiaggia e anche i non esperti si atteggino a fuochisti. Altre spiagge, invece, sono del tutto libere da ogni divieto in tal senso.

Le sanzioni

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Prima di accendere falò in spiaggia, dunque, è buona norma informarsi presso gli sportelli del Comune o verificare sul sito dell'amministrazione della zona interessata se sono presenti provvedimenti ad hoc che interessano la zona demaniale oppure, qualora la frazione di spiaggia interessata sia in concessione a privati, di leggerne il regolamento.


Soprattutto nei periodi più clamorosi, ad esempio, in piena estate o nei giorni a cavallo del Ferragosto, le amministrazioni tendono ad intensificare i controlli per evitare che le norme vengano eluse. Chi viene trovato a violare la normativa rischia multe per importi che, in alcune regioni d'Italia, diventano particolarmente salate: si parla di somme che, da un limite di 500 euro, possono arrivare anche 1.000 o addirittura 2.000 euro in base al territorio.


E alle sanzioni amministrative possono accompagnarsi anche conseguenze penali. Infatti, se il falò provoca un incendio, gli organizzatori incorrono nel reato previsto dall'art. 423 del codice penale, norma che punisce con la reclusione da tre a sette anni chiunque cagiona un incendio.


Foto: 123rf.com
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