Quali sanzioni disciplinari per gli avvocati prevede il codice deontologico forense, in cosa consistono e come possono essere aumentate o diminuite

di Valeria Zeppilli - Il codice deontologico forense, dopo aver dettato tutte le regole comportamentali alle quali gli avvocati devono adeguare il proprio comportamento, specifica anche in cosa consistono le diverse sanzioni disciplinari applicabili in caso di loro violazione.

Vediamo quali sono:

La sanzione disciplinare dell'avvertimento

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La sanzione disciplinare meno severa è quella dell'avvertimento.

Con essa, l'avvocato viene informato che ha tenuto una condotta contrastante con le norme deontologiche e invitato ad astenersi da commettere altre violazioni.

In genere tale sanzione viene applicata quando il legale ha commesso un fatto non grave e vi è motivo di ritenere che non commetterà in seguito altre violazioni.

La sanzione disciplinare della censura

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La censura, invece, è un "biasimo formale".

Può essere applicata quando ricorrono una serie di condizioni che fanno ritenere che l'avvocato non commetterà altre violazioni. In particolare, occorre guardare alla gravità dell'infrazione, al grado di responsabilità, ai precedenti dell'incolpato e al comportamento che ha tenuto successivamente al fatto.

La sanzione disciplinare della sospensione

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Ben più grave è la sospensione, ovverosia l'esclusione dell'avvocato dall'esercizio della professione, che può avere una durata da due mesi a cinque anni.

Essa viene applicata quando le violazioni consistono in comportamenti e responsabilità gravi e quando non sussistono le condizioni per limitarsi ad applicare la censura.

La sanzione disciplinare della radiazione

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La sanzione più severa prevista dal codice deontologico forense è quella della radiazione dell'avvocato.

La radiazione comporta infatti l'esclusione definitiva del legale dall'albo e gli impedisce l'iscrizione a qualsiasi altro albo, elenco o registro, fatto salvo quanto previsto dalla legge.

Tale sanzione è inflitta nel caso in cui l'avvocato abbia commesso delle violazioni di una gravità tale da rendere non più ammissibile la sua permanenza nell'albo.

Sanzioni disciplinari avvocati: aumenti e diminuzioni

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In alcuni casi, la sanzione disciplinare può essere aumentata nel massimo o diminuita nel minimo.

Aumenti

In particolare, nei casi più gravi è previsto l'aumento:

"a) fino alla sospensione dall'esercizio dell'attività professionale per due mesi, nel caso sia prevista la sanzione dell'avvertimento;

b) fino alla sospensione dall'esercizio dell'attività professionale non superiore a un anno, nel caso sia prevista la sanzione della censura;

c) fino alla sospensione dall'esercizio dell'attività professionale non superiore a tre anni, nel caso sia prevista la sanzione della sospensione dall'esercizio dell'attività professionale fino a un anno;

d) fino alla radiazione, nel caso sia prevista la sanzione della sospensione dall'esercizio dell'attività professionale da uno a tre anni".

Diminuzioni

Invece, nei casi meno gravi è prevista la diminuzione:

"a) all'avvertimento, nel caso sia prevista la sanzione della censura;

b) alla censura, nel caso sia prevista la sanzione della sospensione dall'esercizio dell'attività professionale fino a un anno;

c) alla sospensione dall'esercizio dell'attività professionale fino a due mesi nel caso sia prevista la sospensione dall'esercizio della professione da uno a tre anni".

Il richiamo verbale

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Va infine detto che non è una sanzione disciplinare il richiamo verbale, che è fatto in caso di infrazioni lievi e scusabili.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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