Cos'è la recessione tecnica, quali le cause e gli effetti, se e come si può uscire e i pareri degli esperti

di Annamaria Villafrate - L'Istat comunica che l'Italia è in recessione tecnica. Dalla Tv ai giornali, non si sente parlare d'altro. Le dichiarazioni dell'Istituto nazionale di Statistica rivelano che "Nel quarto trimestre del 2018 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali."

Chiaro che la recessione tecnica ha a che fare con il prodotto interno lordo di un paese, ma che cosa è esattamente? Quali sono le sue possibili cause ed effetti? E' possibile uscirne? Vediamo:

Recessione tecnica: cos'è

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Iniziamo subito col dire che si ha recessione tecnica nel momento in cui il Pil di un paese è negativo per due trimestri consecutivi. Questa la definizione globalmente accettata e utilizzata per la prima volta nel 1975 in un articolo del New York Times dall'economista Julius Shiskin.
Sicuramente non è un dato positivo, vero però che sei mesi non sono un periodo così lungo per far pensare al peggio. Si tratta infatti di una fase transitoria, che fa parte del ciclo economico di un paese. Fatto sta che quando c'è una recessione tecnica la produzione non sta crescendo come dovrebbe, anche se, limitarsi all'analisi del Pil per affermare che l'economia di un paese sta regredendo è riduttivo. Ci sono altri fattori da considerare, come le vendite all'ingrosso e al dettaglio, la produzione e l'occupazione. Insomma l'analisi da fare, prima di affermare che un paese è in recessione, è ben più complessa.

Cause della recessione tecnica

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Gli economisti ritengono che la recessione tecnica non debba essere identificata sempre come una patologia del sistema economico di un paese. Essa infatti può essere semplicemente una fase del ciclo economico, in genere preceduta e seguita da una di espansione e crescita. In questi casi si parla di cause "endogene", alle quali si contrappongono quelle "esogene" provocate da eventi esterni, come l'aumento improvviso dei prezzi di un determinato bene.

Depressione e recessione economica

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Gli effetti della recessione tecnica possono essere molteplici. Nel momento infatti in cui la produzione diminuisce, la disoccupazione aumenta e questo crea sfiducia, che a sua volta si ripercuote negativamente investimenti. Il quadro così come descritto, se prolungato nel tempo (tre o quattro anni), potrebbe sfociare in una vera e propria depressione nel momento in cui la variazione in negativo del Pil
dovesse superare il 10%. La recessione tecnica però potrebbe anche sfociare in una recessione economica, che consiste nella variazione negativa del Pil rispetto all'anno precedente e che, se di entità non inferiore a - 0,1% da vita a una vera e propria "crisi economica".

Come uscirne?

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Ora, la domanda è: una volta che un paese è in recessione, è possibile uscirne? Se si, come? Impossibile dare una riposta univoca. C'è chi propone politiche monetarie espansive, chi un aumento della spesa pubblica, chi invece punta su una politica fiscale incentrata sulla riduzione delle tasse. Tutte politiche difficilmente attuabili in un momento storico come quello attuale, in cui le economie dei vari paesi sono interdipendenti tra loro.

I pareri degli esperti

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Per quanto riguarda poi la recessione tecnica registrata in Italia, il Presidente Conte si è espresso con parole rassicuranti, dichiarando che l'Italia soffre non solo a causa dei problemi economici interni, ma per la situazione economica mondiale. Guardando il bicchiere mezzo pieno egli afferma infatti che"Il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo paese per l'export. Dobbiamo guardare con entusiasmo alla crescita economica e siamo fiduciosi che nel corso del 2019 raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissi". Secondo Conte non solo è prematuro preoccuparsi, ma occorre avere fiducia, visto che il 2019, secondo gli obiettivi del Governo, grazie alle misure che si verranno mano a mano messe in atto, sarà l'anno del cambiamento.

Cosa ne pensano gli economisti

Sulla recessione tecnica dell'Italia in questi giorni si è espresso anche l'economista Carlo Cottarelli, il quale ritiene sia sbagliato imputare questa decrescita al Governo precedente. La realtà è che l'attuale esecutivo ha ereditato "dal passato un enorme debito pubblico, e da lì ci siamo portati dietro questa cosa che nessun Governo è riuscito a risolvere in maniera decisiva. Dopo il tentativo fatto negli anni novanta, con qualche risultato, di mettere a posto la finanza pubblica, poi con gli ultimi 15 o 20 anni non ci siamo mai riusciti." Un problema risalente nel tempo insomma che secondo Cottarelli, se desse origine veramente a una recessione conclamata costringerebbe il Governo a introdurre una patrimoniale o all'aumento dell'Iva, come clausola di salvaguardia.


Foto: 123rf.com
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