Cosìè la firma grafometrica, quale la sua tutela, il formato, i vantaggi e il valore giuridico

di Annamaria Villafrate - La firma grafometrica è un tipo di firma elettronica, che si fonda su dati biometrici e parametri grafometrici. Della sua tutela si è occupato il Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 513/2014. La normativa europea ha introdotto un formato standard per consentirne la lettura da parte di strumenti di analisi diversi. Oggetto di studio da parte dell'Associazione Grafologica Italiana, ha lo stesso valore giuridico della firma apposta su un documento cartaceo.


Che cosa sono i dati biometrici

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La conoscenza dei dati biometrici è fondamentale per comprendere fino in fondo il funzionamento e le caratteristiche della firma grafometrica. Questo perché i dati biometrici sono tutti quelli ricavabili dalle caratteristiche fisiche e comportamentali di una persona. Basti pensare alle impronte digitali o al tono della voce e alla firma appunto. La firma è quindi un dato biometrico. Nessuno firma come un altro. Firmare è un gesto che ciascuno compie in una maniera assolutamente unica, perché diversi sono il segno, la forza che si imprime sul foglio e la velocità di scrittura.

Definizione normativa dei dati biometrici

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I dati biometrici sono definiti dall'art. 4, paragrafo 1, n. 14) del Regolamento UE n. 679/2016 (G.D.P.R) - applicabile dal 25/05/2018 - nel seguente modo: "i dati personali ottenuti da un trattamento tecnico specifico relativi alle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di una persona fisica che ne consentono o confermano l'identificazione univoca, quali l'immagine facciale o i dati dattiloscopici". Trattandosi di una categoria particolare di dati personali "sensibili" il G.D.P.R all'art. 9, paragrafi 1 e 2 ne disciplina in maniera stringente il trattamento.

Raccolta dei dati biometrici

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La raccolta di questi dati, necessaria anche ai fini della firma grafometrica, avviene attraverso sistemi informatici di riconoscimento biometrico composti da:

  • una componente hardware che acquisisce il dato biometrico;
  • un software che tramite algoritmi matematici, analizza i dati raccolti e li confronta con quelli già presenti nel database per verificarne la coincidenza e quindi la riconducibilità a una determinata persona. I moderni smartphone ad esempio impiegano come sistema di riconoscimento l'impronta digitale. Compiuta questa doverosa premessa, è il momento di passare all'analisi della firma grafometrica.

Firma grafometrica: cos'è

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La firma grafometrica è un tipo di firma elettronica avanzata, con valore legale, che richiede sostanzialmente l'impiego di un tablet o uno schermo sensibile e di una pen drive. In genere nel tablet è riprodotto il documento che deve essere sottoscritto, come se fosse un documento cartaceo vero e proprio, con l'unica differenza che la firma viene apposta sullo schermo del tablet, grazie all'impiego di una penna "particolare". In questo modo il sistema acquisisce i parametri biometrici tipici di quella firma e li codifica creando un legame univoco e inscindibile tra questa e il documento.

La firma acquisita viene in questo modo associata al documento informatico (formato PDF) che ne riproduce il contenuto e lo rende visibile sullo schermo per impedire che il testo da sottoscrivere venga alterato. L'esempio più tipico della firma grafometrica è quella che molte banche richiedono per la sottoscrizione dei moduli contrattuali o delle informative privacy, per evitare falsificazioni e mettere in relazione in modo univoco la firma al suo titolare.

I parametri grafometrici

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L'identificazione biometrica della firma si basa sui seguenti parametri grafometrici:

  • pressione della mano sulla superficie;
  • velocità del tratto;
  • accelerazione;
  • movimento aereo
  • ritmo di scrittura.

Firma grafometrica: tutela

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La firma grafometrica quindi permette l'apposizione della firma autografa su un documento PDF, tramite l'uso di pc, tablet, smartphone capaci di registrare i parametri biometrici del firmatario nel momento in cui appone la propria sottoscrizione.

Poiché la sicurezza e la privacy della firma grafometrica, come di tutte le firme digitali, sono continuamente esposte ad un potenziale rischio di violazione, della tutela dei dati biometrici si è occupato il Provvedimento prescrittivo del Garante per la protezione dei dati personali n. 513/2014. Esso dispone infatti, tra l'altro, che i dati biometrici possono essere resi disponibili solo se richiesti dall'Autorità Giudiziaria e solo se è in corso un contenzioso.

Firma grafometrica formato standard

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Poiché la firma grafometrica deve essere letta da strumenti di analisi diversi è necessario un tracciato standard dei suoi parametri. A tal fine è stato creato il formato standard ISO/IEC 19794-7 (2014) che stabilisce le strutture dei dati biometrici e la rappresentazione dei parametri biometrici della sottoscrizione grafometrica.

Analisi forense della firma grafometrica

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L'A.G.I (Associazione Grafologica Italiana) ha pubblicato "Le buone prassi per l'analisi forense di firme grafometriche". In questo documento gli esperti del settore forniscono ai grafologi professionisti importanti indicazioni per eseguire correttamente la perizia delle firme grafometriche.

Vantaggi della firma grafometrica

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La firma grafometrica presenta tutta una serie di vantaggi pratici:

  • la fase di sottoscrizione è semplice, precisa e veloce;
  • è possibile concludere contratti comodamente dal proprio P.C.;
  • favorisce la riduzione del cartaceo;
  • offre maggiore sicurezza e tutela della privacy.

Valore giuridico della firma grafometrica

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Ai sensi dell'art. 2702 c.c. "La scrittura privata fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni da chi l'ha sottoscritta, se colui contro il quale la scrittura è prodotta ne riconosce la sottoscrizione, ovvero se questa è legalmente considerata come riconosciuta."

L'art. 15, comma 2, della Legge 59/97 (Bassanini) riconosce al documento informatico con firma elettronica la stessa validità e rilevanza di quello cartaceo. Il d.P.R. n. 445/2000 ha a sua volta confermato questo principio sotto il profilo della validità giuridica e dell'efficacia probatoria, se vengono garantiti l'identificabilità dell'autore, l'integrità e l'immodificabilità del documento.

Per cui anche per la firma grafometrica valgono le stesse regole applicabili alla firma su un documento cartaceo, ovvero:

  • fa piena prova se chi ha apposto detta firma la riconosce come propria;
  • non ha valore di prova se il presunto firmatario nega formalmente la sua sottoscrizione (art. 214 c.p.c.). Spetterà quindi alla parte che intende avvalersi del documento sottoscritto presentare istanza di verificazione (art. 216 c.p.c.).


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