La risposta varia a seconda che si tratti o meno di un soggetto che esercita l'attività in forma di impresa o è iscritto in albi professionali

L'amministratore di condominio può rifiutarsi di utilizzare la pec per inviare le comunicazioni ufficiali?

Pec: chi è obbligato

Sebbene la pec sia uno strumento dotato della medesima efficacia giuridica di una raccomandata ma più economico, rapido e certo, non tutti sono tenuti a dotarsi di un'apposita casella di posta elettronica certificata.

L'obbligo di dotarsi di una casella pec, infatti, vige solo per le seguenti categorie:

  • professionisti iscritti a ordini e collegi,
  • società,
  • ditte individuali (compresi gli artigiani),
  • pubbliche amministrazioni.

Di conseguenza, sebbene generalmente l'amministratore di condominio sia un professionista iscritto a ordini e collegi, una società o una ditta individuale, tuttavia non sempre è così.

Amministratore di condominio: quando scatta l'obbligo della pec

E qui sta la risposta: l'amministratore di condominio non è di per sé obbligato a dotarsi di una casella di posta elettronica certificata, ma lo è solo se rientra in una delle categorie per le quali la legge prevede tale obbligo. Di conseguenza, sebbene si tratti di un'ipotesi poco frequente nella prassi, è anche possibile che l'amministratore non abbia una propria p.e.c. né debba averla e che quindi, per le comunicazioni ufficiali, non possa fare altro che ricorrere alle raccomandate postali.

Per ovviare al problema, si potrebbe chiedere formalmente all'amministratore, al momento della nomina, di dotarsi di una propria casella di posta elettronica certificata o, meglio ancora, dotare il condominio della pec.

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