Il comportamento è contrario al decoro e alla correttezza professionale, a prescindere dall'effettivo legame di amicizia con il defunto

di Valeria Zeppilli - L'avvocato che utilizza la scusa delle condoglianze per inviare i propri recapiti di studio ai familiari della vittima di un incidente stradale, sperando di ottenere l'incarico professionale per la gestione del contenzioso che ne può conseguire, pone in essere un comportamento assolutamente contrario ai doveri di correttezza e decoro, tale da integrare un illecito disciplinare.

Pronunciandosi su una vicenda del genere, il CNF, con la pronuncia numero 130/2017 (qui sotto allegata), ha così confermato la sanzione disciplinare della censura nei confronti di un legale che, pochi giorni dopo che un uomo era rimasto vittima di un omicidio stradale cagionato da un automobilista in stato di ebbrezza alcolica, aveva inviato un telegramma ai familiari, millantando un'amicizia inesistente con il defunto, manifestando il proprio cordoglio e offrendo la propria assistenza legale.

Irrilevanza del legame tra avvocato e defunto

Per il CNF, peraltro, dinanzi a una simile circostanza non è rilevante indagare circa gli effettivi legami che legavano l'avvocato al defunto, posto che è indubbia la finalità perseguita con il telegramma, ovverosia quella di offrire la propria prestazione professionale in vista della probabile azione risarcitoria che sarebbe stata intrapresa contro il responsabile civile del decesso.

Infatti, nel testo, dopo aver manifestato il proprio cordoglio, il legale non si era limitato a offrire la propria assistenza in maniera amichevole, ma aveva fornito i recapiti telefonici suoi e della moglie, anch'ella avvocato, e aveva indicato l'indirizzo del suo studio.

Tale circostanza esonerava il consiglio territoriale dall'indagare sull'effettivo rapporto sussistente tra l'avvocato e il defunto, ovverosia se lo stesso fosse di vera amicizia o di semplice conoscenza: la volontà di acquisire nuovi clienti con tempistiche e modalità non conformi alla correttezza e al decoro professionale si ricava incontestabilmente dalla pubblicizzazione del titolo professionale e dai recapiti inseriti nel telegramma.

CNF testo pronuncia numero 130/2017
Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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