Aperte per un mese, a partire dal 27 settembre, le candidature per il contenzioso diverso da quello penale

di Valeria Zeppilli - Già da oltre un anno, l'Anas ha avviato una "riforma" della gestione dei rapporti con i propri avvocati, iniziata con una fase di sperimentazione orientata verso il fine di creare un albo che sia fortemente radicato sul territorio e composto da professionisti con specializzazioni idonee a rispondere alle effettive esigenze dell'azienda. È stata inoltre creata una banca dati degli avvocati, utile anche per adempiere agli obblighi di pubblicità e trasparenza.

Avvocati Anas: piattaforma online

E' così stata creata una piattaforma, anas.4clegal.com, con la quale l'elenco degli avvocati fiduciari dell'Anas è stato progressivamente riorganizzato attraverso una graduale apertura delle iscrizioni nelle varie Regioni.

La revisione è stata completata a dicembre 2016, quando è terminata anche la fase sperimentale.

Iscrizione di nuovi professionisti

Ora è quindi il tempo di reclutare nuove leve.

Ad aprile 2017, l'azienda ha aperto le iscrizioni alla piattaforma per il contenzioso penale, mentre ora è la volta degli avvocati che si occupano di tutte le altre tipologie di contenzioso: le iscrizioni saranno aperte dal 27 settembre 2017 al 27 ottobre 2017 e ad esse si potrà procedere attraverso la piattaforma anas.4clegal.com.

Al momento dell'iscrizione, gli avvocati sono tenuti a sottoscrivere un "Disciplinare per il conferimento degli incarichi di difesa legale agli Avvocati del libero foro", che permette di conoscere preventivamente i criteri che saranno utilizzati per l'assegnazione dall'Anas, la quale ha messo a disposizione anche un indirizzo e-mail (elencoliberoforo@stradeanas.it) e un numero verde (800 960 316) dedicati, per fugare ulteriori eventuali dubbi.

CV nella sezione Società Trasparente

Gli avvocati che intendono cogliere l'opportunità offerta dall'Anas devono tuttavia tener presente che i loro curricula saranno pubblicati nella sezione Società Trasparente in ottemperanza della normativa sulla trasparenza. Chi ritiene, quindi, che nel proprio CV siano contenuti dati sensibili è invitato dall'azienda a sostituirlo accedendo alla propria area riservata.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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