Il gravissimo episodio di uccisione di un animale che la provincia dovrebbe proteggere e non sa gestire
di Paolo M. Storani - La notizia, gravissima, di pochi minuti fa è lo spunto per la dodicesima, sdegnata puntata di Frammenti.

La recidiva Provincia Autonoma di Trento ha abbattuto l'Orsa KJ2, senza neppure compiere un'indagine seria sull'anomalo fatto accaduto il 22 luglio 2017, di cui non è per niente chiaro chi abbia aggredito chi.
Anzi, stando al Corriere della Sera del 1° agosto 2017 la storia starebbe in questi esatti termini: "Bestia feroce e pericolosa o solo un animale che ha agito per «legittima» difesa? «C'è un vero colpo di scena» sulla vicenda dell'uomo di 69 anni ferito da un orso nella zona di Predera, nei pressi del lago di Terlago nella Valle dei Laghi in Trentino: «Sarebbe stato il pensionato ad aggredire per primo l'animale e non viceversa». Lo assicura l'Enpa citando un'intervista rilasciata da Claudio Groff, responsabile settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento".
Pertanto, dopo il caso agghiacciante dell'Orsa Daniza, capitato nel 2014, che oltretutto aveva cuccioli, questa Provincia italiana (che io ambientalista ed animalista sovvenziono con le mie tasse) mostra al mondo intero la propria più plateale incapacità di gestione del rapporto con appena una cinquantina di orsi.

Condivisibili le espressioni adoperate dall'Ente nazionale protezione animali (Enpa): "è un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversità e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l'orsa, per chiarire le dinamiche dell'incidente in cui l'orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell'abbattimento". L'ENPA ha anche lanciato una campagna di boicottaggio nei confronti dei prodotti del Trentino, della sua economia e del suo turismo.

Di certo prima di soggiornare nuovamente in quella Provincia e di apportare un solo centesimo a quell'economia ci rifletterò molto sopra.

Eppure i decisori politici di questo crimine quanta pubblicità si fanno con il progetto Orsi Life Ursus?!

Il piano di ripopolamento venne concordato e finanziato in nome della "conservazione dell'orso Bruno nelle Alpi centro-orientali...

Ma non è accettabile che siano gli orsi a rispondere delle molteplici responsabilità dei politici trentini.
Ricordo che la Provincia di Trento è un eden che gode da sempre delle più smaccate agevolazioni da parte dello Stato, di cui addirittura per Statuto non condivide il peso dell'enorme debito pubblico e da cui preleva il 90% delle entrate erariali.
Con l'esiguo residuo lo Stato deve, però, approvvigionare Trento per il fabbisogno di magistratura e dei restanti servizi di esclusiva spettanza dello stato centrale. Nessuno ci ridarà l'orsa, ma riterrei scontato approfondire con modalità contingentate se sussistano responsabilità penali a carico della catena di comando dell'Ente, cercando di arrivare in tempi concentrati alle conseguenti condanne.

In Abruzzo, qualche giorno fa, un orso marsicano (anche in quel Parco Nazionale ne sopravvive una cinquantina) è entrato in una casa, ma non l'hanno abbattuto... hanno chiamato i veterinari che l'hanno riportato nel bosco..., come mi ricorda una cara Collega.

E poi, prendiamo spunto dall'episodio (di analfabetismo del comportamento animale) allucinante e criminale dell'uccisione della povera Orsa KJ2 per rinegoziare queste condizioni capestro per i cittadini italiani che hanno a cuore la tutela dell'ambiente e del meraviglioso plantigrado che lo popola. E che Trento dimostra, con condotta reiterata e perdurante, di non meritare.

Altri articoli di Paolo Storani | Law In Action | Diritti e Parole | MEDIAevo | Posta e risposta

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: