Se ci sono i sottotitoli è violata la normativa sul diritto d'autore

di Marina Crisafi - Il karaoke se è con i sottotitoli può integrare reato. Viene violata infatti la normativa sul diritto d'autore. Ad affermarlo è la Cassazione, con una sentenza resa nota poco fa (la n. 11873/2016 qui sotto allegata), accogliendo il ricorso della Emi (Music Publishing Italia e Songs Edizioni musicali) che aveva trascinato in giudizio la Rai per sentirla condannare al risarcimento dei danni per la violazione dei "diritti esclusivi di utilizzazione economica di opere musicali, di cui erano cessionarie e titolari" a causa della diffusione e riproduzione illecita dei testi che scorrevano sullo schermo, seguendo lo schema del karaoke, nel corso delle trasmissioni di Raidue "Furore e "Superfurore".

Per gli Ermellini la casa discografica ha ragione.

La proiezione sullo schermo tv "del testo di canzoni, contemporaneamente all'esecuzione in studio dei brani musicali (nell'ambito di trasmissioni che seguono lo schema del 'karaoke') - hanno affermato, infatti - costituisce atto di riproduzione che necessita dell'autorizzazione dell'autore, indipendentemente dalle finalità di profitto, atteso che presuppone la registrazione, anche transitoria, del testo su un supporto, qualunque esso sia".

Peraltro, ha specificato la S.C. il diritto di riprodurre il testo "non può ritenersi compreso nel diritto di rappresentazione, esecuzione, radiodiffusione del brano musicale per il quale l'autorizzazione sia stata eventualmente rilasciata, trattandosi di diritti separati, tanto più nel caso di canzoni, per le quali la legge distingue tra compositore della musica e paroliere". Sentenza cassata e la parola passa, dunque, al giudice del rinvio.

Cassazione, sentenza n. 11873/2016

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