La trappola di uno strumento sempre più diffuso che consente di acquistare subito pagando a rate ma con interessi molto elevati

Avv. Isabella Vulcano - Sempre più frequentemente i consumatori ricorrono all'utilizzo delle carte di credito c.d. "revolving", strumenti che consentono di effettuare qualsiasi acquisto pagando a rate, con l'applicazione dell'interesse da parte del gestore della carta.

Ma come funzionano?

A primo acchito si è attratti dalla possibilità di acquistare qualsiasi cosa pagando ratealmente tuttavia, ad un attento esame, è possibile verificare che il gestore della carta applica spesso, ai vari pagamenti effettuati, tassi di interesse illeciti perché di molto superiori alla soglia massima prevista dalla legge anti usura n. 108/1996.

Come noto, infatti, il tasso d'interesse è usurario se è superiore alla metà dell'importo fissato dalla legge. 

A tal proposito, il Ministero dell' Economia e delle Finanze ha stabilito i seguenti limiti: 

1) Dal 1 aprile al 30 giugno 2016 se il credito contenuto nella carta è fino ad € 5.000,00 la soglia di interesse applicabile è 16,34%. 

2) se il credito contenuto nella carta è superiore ad € 5.000,00 la soglia di interesse applicabile è 13,58%.


Preme evidenziare che, in realtà, il gestore della carta può decidere di variare il tasso di interesse applicato, cosicchè il consumatore finisce per spendere molto pagando - apparentemente - poco ma, alla chiusura del contratto, si dovranno corrispondere in aggiunta, su ciascuna rata, elevati importi a titolo di interesse.

Isabella Vulcano
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