AL VOTO AL VOTO: Scintilla n. 1 - E' partita una campagna elettorale demenziale. La tv non sposta voti, si è sempre sostenuto (che corbelleria!) da parte di chi vuole occuparla manu militari, ma Mario Monti, gettata la maschera del tecnocrate schivo nel suo impeccabile loden, un loden imprestato alla politica, non si sposta più dagli studi televisivi neppure con le bordate. In compenso, per impar condicio, Antonio Ingroia potrà avere uno straccio di spazio elettorale dal 17 gennaio 2013; ma cosa vuole, già la Corte Costituzionale gli ha fatto un sacco di pubblicità. In fondo, anche Beppe Grillo ha avuto il suo spazio con le immagini della traversata a nuoto dello Stretto.
Potenza dello spread: Basilica di San Pietro, hanno beccato Mario Monti mentre parlava al telefonino alla messa del Papa per l'Epifania. Eloquente lo sguardo severo di condanna della moglie Elsa che, evidentemente, ben conosce le buone maniere.
Mentre mi sto interrogando, con la massima apertura di idee e senza preconcetti, anzi dopo l'esperienza in Europa vedevo di buon occhio il Tecnico, su cosa abbia fatto di buono e di bello per il nostro Paese in un anno abbondante se si eccettua un recupero di credibilità internazionale (nei consessi a B. non rivolgeva più la parola neppure il commesso addetto ai cappotti), Vi domanderete a vostra volta: sopravviveremo alla campagna elettorale?
A tratti, in momenti di sconforto, vorreste optare per l'asilo politico volontario in Costarica? Comprensibile. Ma non avete il resort in Kenya di Flavio Briatore, un nuovo Billionaire, ove riposa a tratti le sue stanche membra Silvio Berlusconi. Ma, nel contempo, siete anche ansiosi di sapere chi prevarrà, confessatelo! Vincerà la lista Cosa Nostra per l'Italia (CNI)? La 'ndrangheta farà l'accordo di cartello con la Sacra Corona Unita nella promettente coalizione Picciotti Ci vuoi mettere la lupara dindre 'u culu e lo schizzi nell'iperspazio? oppure sarà Tony il Camorrista ad affiancarsi alla lista unitaria di Tony il Piduista, Tony Facciocomemipare e Tony Culoattaccatoallapoltrona (copyright Ascanio Celestini) per la Federazione dei Cialtroni per la Depredazione dell'Italia (acronimo FCDI)? O, infine, la spunterà la seria lista della massoneria internazionale Bilderberg per un Nuovo Ordine Mondiale (in acronimo BNOM)? O, da ultimo, non sottovaluterei che la lista Scippatori/borsaioli per le Riforme, in acronimo SBR, potrebbe benissimo superare lo sbarramento al 4% se si organizzerà bene al Senato? In attesa di conoscere l'esito delle appassionanti consultazioni in cui il più giovane è così fresco, libero e bello che c'ha la badante moldava; il più vecchio è così esperto che manda la mamma in stato interessante.
Per masochismo puro cercheremo di tenere su Studio Cataldi una sorta di diario di bordo della campagna elettorale. Se non altro per capire chi l'avrà sparata più grossa.
Ma si sa, il dolo dei politici è, per dirla in termini giuridici, dolus bonus, nel senso che le panzane si colgono a grappoli e nessuno se ne meraviglia mai/più. L'importante è aver visto la puntata di giornalismo puro dell'altrieri su Rai3 di Presadiretta a cura di Riccardo Iacona e capire immediatamente con chi abbiamo a che fare. Per un attimo abbiamo cambiato canale: su Rai1 stavano cucinando gli spaghetti. Avete fatto caso che adesso in televisione cucinano tutti?
Riassunto delle ...puttan ...puntate precedenti: non so se ricordate che l'Italia del post BerlusMonti è alla canna del gas, non gira un centesimo da far sorridere un mendicante disperato, cresce il disagio sociale e la Nazione è ...a picco all'Isola del Giglio: calano perfino le giocate al lotto in un Paese in evidente deriva sudamericana (con tante scuse al SudAmerica).
Tutte le ricette di lor Signori sono naufragate come e peggio della Costa Concordia? Allora partiamo proprio da colui che si propone di fare le riforme. Stavolta quelle vere, quelle giuste e quelle azzeccate, non quelle ridicole bazzecole delle leggine ad personam, ad aziendam; se si eccettui un solo, unico, brevissimo ventennio (il Ventennio Breve) di potere ed un'ultima maggioranza addirittura bulgara (proprio come gli editti a quella gentaglia, tipo il tupamaro Enzo Biagi, che non capiva da che parte va il mondo e voleva pure avere la libertà di pensiero e di espressione, idealisti!). Una maggioranza che gli avrebbe nominato presidente dell'Authority anche il bulldog di Via Macherio, ma l'Unto del Signore non ha avuto il tempo di pensare a quelli che, persuasi al grande passo da Emilio Fede, lo avevano addirittura votato.
Pare che glielo abbiano pervicacemente impedito i comunisti, quelli dei bambini ben frollati e scorpacciati (che sono come gli anarco-insurrezionalisti dei dispacci iniziali della Polizia dopo un qualsiasi fatto di sangue: avete mai visto come è fatto un anarco-insurrezionalista? Ha la proboscide e le antenne?).
Ah, ricordo che, tanti anni fa, diciamo una ventina, in Brasile il fantasmagorico architetto Oscar Niemeyer, che da qualche settimana non è più (aveva 104 anni ben spesi), lamentava, conversando con Jorge Amado, che al mondo già allora non esistevano più comunisti, eccettuati lui e Fidel Castro. In sintesi, Niemayer è morto, Fidel Castro non sta molto bene, rimane forse l'arzillo Fausto Bertinotti, esponente rivoluzionario del neo partito il Cashmere per le riforme (nota di cronaca seria: ora propone a Napolitano, sarà felice la mia Amica di penna Mina Welby, Marco Pannella senatore a vita al posto di Rita Levi Montalcini: che la terra le sia lieve!).
Era il 26 febbraio 2011 e Silvio Berlusconi teneva un potente e convintissimo intervento al congresso dei Cristiano-riformisti: "Finché governeremo noi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali".
Ora è, ahilui, il 7 gennaio 2013 e B. in effetti, non governa più (aveva premesso "finché governeremo noi ..."); si è così realizzata la condizione preliminare: dai microfoni di RTL 102, a domanda del direttore dell'emittente, propone di introdurre gli stessi diritti per coppie di fatto e gay; sì, si augura di "cambiare il Codice Civile".
Se vi va, potete vedere i due discorsi paralleli, uguale e contrario, sul sito di Repubblica; il mio accesso è delle h.17:30 del 7 gennaio 2013. Da annotare che, con l'editoriale del 6 gennaio 2013, EuGenio Scalfari ha tolto la fiducia politica a Mario Monti. Va sottolineato, infine, che, stando ai si dice, sia Scalfari che Emanuele Macaluso siano molto vicini a Giorgio Napolitano. E dire che il Presidente della Repubblica nell'autunno 2011 si era speso per il Grigiocrate al punto di - trovata geniale! - nominarlo senatore a vita (quindi, suo collega sugli scranni del prossimo Parlamento). Meditate, gente, meditate, almeno sino alla prossima scintilla.
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