Non c'è nulla di illecito nel fatto di inserire nel web inserzioni per le escort. Parola di Cassazione. I giudici della Suprema Corte ha infatti annullato "perché il fatto non sussiste" una condanna a un anno di reclusione che Tribunale e Corte d'Appello avevano infltto a un uomo che si faceva inviare da escort interessate a pubblicare annunci, le loro foto per poi pubblicare le loro insersioni. Secondo gli Ermellini chi pubblica annunci pubblicitari delle prostitute su un sito web non può che essere equiparato a chi pubblica annunci simili su molti quotidiani svolgendo in questo modo un normale servizio a favore di chi esercita la prostituzione e non per agevolare la prostituzione. In precedenza i giudici di merito avevano condannato l'imputato
per la pubblicazione su un sito Internet annunci considerati prodromi alla prostituzione. Si era ritenuto, erroneamente, che il condannato avesse agevolato l'esercizio della prostituzione. La terza sezione penale della corte (sentenza n. 4443/12) assolvendo l'imputato con formula piena ha chiarito che un simile comportamento non costitusce affatto reato e che tutt'al più si può incorrere in una condanna se all'attività di mera pubblicazione "si aggiunga una cooperazione tra soggetto e prostituta, concreta e dettagliata, al fine di allestire la pubblicita' della donna che si offre per incontri sessuali, evidentemente per rendere piu' allettante l'offerta e per facilitare l'approccio con un maggior numero di clienti". Nel caso di specie l'imputato si era solo limitato a ricevere l'annuncio corredato dalle foto delle escort ed aveva semplicemente svolto un servizio a favore di queste e non agevolato la prostituzione.

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: