Con uno degli ultimi comunicati stampa del 2011, ADOC, Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori, ha ricordato come sia concreta la possibilità di aumento del prezzo dei biglietti degli autobus a Roma a partire da quest'anno. Viaggiare sui mezzi pubblici per i cittadini della capitale potrebbe infine costare 1,50 euro, con un aumento del 50% rispetto all'attuale tariffa, e con un esborso medio in più di 100 euro all'anno a persona. Carlo Pileri, presidente dell'ADOC, fa notare come sia assurdo far gravare sulle tasche delle persone gli errori commessi dall'amministrazione, e mette in evidenza come l'aumento non corrisponda poi ad un innalzamento della qualità del servizio e della sicurezza: le stazioni sono spesso infatti in uno stato di degrado, poco illuminate, poco sicure e sovente inaccessibili per persone disabili o con difficoltà motorie, o per mamme con passeggini. Al momento sembrerebbe essere stato preso in considerazione soltanto l'incremento della sicurezza per gli autisti, i quali verrebbero muniti di cabine blindate: anche quest'idea è bocciata da Pileri, che riterrebbe più utile, anche ai viaggiatori, la presenza di un bigliettaio notturno. L'unico beneficio per i romani, quindi, sembrerebbe risiedere nell'aumento della validità del biglietto a 100 minuti, ma anche in questo caso il costo dello stesso dovrebbe essere comunque fissato a 1,30 euro e non a 1,50 euro. Carlo Pileri conclude dicendo che si tratta di "un danno enorme per i cittadini, i turisti e per l'immagine di Roma, sempre più lontana dall'essere una vera Capitale europea", e che si potrà parlare di aumenti soltanto una volta assicurata un'ottima qualità del servizio.

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