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Divieto di sosta

Il divieto di sosta è segnalato da un cartello con sfondo blu, bordo e fascia obliqua rossa ed è sanzionato con multe di importo variabile


Cos'è la sosta

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Il termine "sosta" è definito dalla lettera c), comma 1, dell'art. 157 del Codice della Strada (C.d.S.): "per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente."

La sosta può rappresentare un pericolo o intralciare la circolazione, per questo l'art. 157 prescrive alcune regole di comportamento a cui tutti i conducenti devono attenersi.

In particolare il conducente, dopo aver sospeso la marcia del veicolo, è tenuto a impedire che terzi soggetti possano utilizzare il mezzo, senza il suo consenso preventivo e in ogni caso, deve adottare tutte le cautele necessarie finalizzate a impedire il verificarsi di sinistri. Il conducente a tal fine deve spegnere il motore, inserire il freno a mano e il rapporto più basso del cambio di velocità e se il mezzo è in sosta in una strada con forza pendenza sterzare le ruote in direzione del marciapiede.

Sosta gratuita per i disabili nei parcheggi a pagamento

Si segnala che il decreto legge n. 121/2021 ha aggiunto all'art. 188 del Codice della Strada, il nuovo comma 3 bis con il quale si è stabilito che: "Ai veicoli al servizio di persone con disabilita', titolari del contrassegno speciale ai sensi dell'articolo 381, comma 2, del regolamento, e' consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati."

Divieto di sosta: l'articolo 158 Cds

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Il divieto di sosta è disciplinato dall'articolo 158 C.d.S ma i Comuni, oltre alle regole generali stabilite dal Codice della Strada, possono disporre divieti ulteriori, siano essi totali o parziali, nei luoghi e nelle strade che lo richiedono, così come possono autorizzare la sosta in aree determinate, previo pagamento di un ticket, da esibire in vista all'interno del veicolo. Tralasciando queste ipotesi rimesse agli enti, vediamo in quali casi il Codice della Strada vieta la sosta:

Divieto di sosta e fermata

L'art. 158 del Codice della Strada non contempla il solo divieto di sosta, ma anche il divieto di farmata. La fermata però a differenza della sosta, è definita dall'art. 157 del Codice della Strada "temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata."
A differenza della sosta inoltre, in cui il conducente può allontanarsi dal mezzo, durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia.

Divieto di sosta temporaneo e permanente

Il divieto di sosta temporaneo è quello che viene stabilito dal Comune in virtù di quanto previsto dall'art. 6, comma 4, lettera f del Codice della Strada. Questa norma infatti riconosce all'ente proprietario della strada, il potere di stabilire, con ordinanza, la possibilità di "vietare temporaneamente la sosta su strade o tratti di strade per esigenze di carattere tecnico o di pulizia, rendendo noto tale divieto con i prescritti segnali non meno di quarantotto ore prima ed eventualmente con altri mezzi appropriati."
Il divieto di sosta permanente è quello ordinario, nel senso che, in presenza di un cartello di divieto di sosta senza altre indicazioni integrative la prescrizione è permanente, valida quindi tutti i giorni senza eccezioni.

Come funziona il segnale di divieto di sosta?

Da quanto sopra precisato emerge che in assenza di iscrizioni integrative al cartello che contiene il simbolo del divieto di sosta, la sosta deve intendersi vietata in modo permanente nel corso delle 24 ore nelle strade extraurbane e dalle 8:00 alle 20:00 nelle strade urbane.

Divieto di sosta: cartello e simbolo

Il divieto di sosta è segnalato da un cartello verticale rotondo con sfondo azzurro, con bordo e banda obliqua di colore rosso. Esso vieta la sosta del veicolo, non la fermata.

Divieto di sosta inizio e fine

Il cartello contenente il simbolo del divieto di sosta può essere integrato da ulteriori pannelli per indicarne l'inizio, il proseguimento o la fine. In assenza di integrazioni il cartello cessa di essere valido dopo il primo incrocio, se non è ripetuto.

Divieto di sosta e frecce

Il divieto di sosta può essere accompagnato da pannelli rettangolari contenenti i simboli delle frecce. Se il pannello contiene una freccia che punta verso l'alto, esso segnala l'inizio del divieto di sosta, se la freccia punta verso il basso segnala la fine del divieto di sosta, se invece il cartello presenta una freccia che punta verso l'alto e una verso il basso allora indica la continuazione del divieto di sosta.

Divieto di sosta ambo i lati

Il diviero di sosta può essere inoltre integrato da un pannello contenente la scritta "ambo i lati". In questo caso significa che il divieto di sosta è esteso anche all'altro lato della strada.

Divieto di sosta prima o dopo il cartello?

Il divieto di sosta consente la sosta nel tratto che precede il cartello e il divieto, se non è specificato diversamente e vale solo per il lato della strada in cui è posizionato il cartello.

Multa per divieto di sosta

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I divieti di sosta che prevedono sanzioni in caso di mancato rispetto sono in sostanza tutti quelli contemplati dall'art. 158 del Codice della Strada, anche se la misura varia ovviamente, anche in base al mezzo con il quale viene commessa l'infrazione. La misura delle sanzioni in caso di violazione è quella variamente contemplata dai commi 4 bis, 5 e 6 dell'art. 158 del Codice della Strada.

A quanto ammonta la multa per divieto di sosta?

L'importo delle multe per la violazione del divieto di sosta sono le seguenti:

Si precisa però che dette sanzioni si applicano per ciascun giorno di calendario per il quale si protrae la violazione.

Come si paga la multa per divieto di sosta

La multa per divieto di sosta che si trova sul parabrezza del veicolo, se viene pagata entro 5 giorni dalla notifica del verbale o dalla conciliazione con l'agente accertatore non prevede maggiorazioni. Al contrario è contemplata la riduzione del 30%. Il pagamento può effettuarsi con bollettino postale, a mezzo bonifico bancario, o immediatamente all'agente con contanti o se, munito di POS, con carta di credito o bancomat.
E' possibile inoltre pagare con PagoPa presso tutti gli esercizi abilitati. La multa che non viene pagata entro 60 giorni produce invece sanzioni commisurate al ritardo.

Come si contesta una multa per divieto di sosta

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La multa per divieto di sosta si può contestare:

Il ricorso al giudice di Pace

Per fare ricorso al G.d.P è necessario produrre, in linea di massima (è sempre il caso di informarsi presso l'Ufficio del G.d.P competente), i seguenti documenti:

Il ricorso al Prefetto

Per fare ricorso al Prefetto invece occorre contestare l'accertamento della violazione delle norme del Codice della Strada e chiarire i motivi per i quali si ritiene errata o ingiusta. E' opportuno allegare al ricorso il verbale in originale di cui si chiede l'esame. Il ricorrente può richiedere l'audizione (facoltativa) ed allegare tutta la documentazione utile.

Rimozione e blocco dei veicoli in sosta vietata

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La legge attribuisce agli organi di polizia il potere di disporre la rimozione dei veicoli:

Alternativamente alla rimozione, previo spostamento del veicolo, può essere effettuato il blocco del veicolo con un attrezzo a chiave che viene applicato alle ruote, blocco che non è consentito quando il veicolo in posizione irregolare costituisce intralcio o pericolo alla circolazione.

La rimozione o il blocco sono sanzioni amministrative accessorie rispetto alle multe previste per la violazione dei comportamenti di cui al comma 1, ai sensi delle norme del capo I, sezione II, del titolo VI.

Gli organi di polizia possono procedere alla rimozione dei veicoli in sosta, quando per le loro condizioni o altro fondato motivo si ritiene che siano abbandonati. Alla rimozione può provvedere anche l'ente proprietario della strada, dopo aver sentito gli organi di polizia. In questo caso si applica l'art. 15 del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915.

Nelle aree portuali e marittime (legge 28 gennaio 1994, n. 84), è autorizzato il sequestro conservativo dei veicoli in sosta vietata che ostacolano la circolazione viaria e ferroviaria o l'operatività delle strutture portuali.

Data: 10/03/2022 13:30:00
Autore: Annamaria Villafrate