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Protocollo di Intesa per l'ottimizzazione dei rapporti dei cittadini con la Pubblica Amministrazione - Trasparenza e tecnologia



A cura di Vincenza dr.ssa Esposito - Dirigente Amministrativo Ministero della Giustizia 

Protocollo di Intesa per l’ottimizzazione dei rapporti dei cittadini con la Pubblica Amministrazione

Trasparenza e tecnologia

A cura di Vincenza dr.ssa Esposito

Dirigente Amministrativo Ministero della Giustizia

In data 8 ottobre 2013 è stato sottoscritto tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e semplificazione e la Gazzetta Amministrativa il Protocollo di Intesa volto ad ottimizzare i rapporti tra i cittadini e la PA.

Tale scopo verrà conseguito attraverso il coordinamento, la standardizzazione e al diffusione di modelli di innovazione tecnologica diretti allo sviluppo del Paese.

Il Protocollo siglato rappresenta una ulteriore tappa nella trasformazione della PA quale c.d. “casa di vetro” per i cittadini.

Da decenni ormai la pubblica amministrazione è protagonista di un articolato e complesso processo interno di riprogettazione della modalità di organizzazione degli uffici e soprattutto di erogazione dei servizi forniti tale che, con adeguato supporto tecnologico, siano resi “intellegibili” i comportamenti amministrativi e le scelte sottese. Il volano del cambiamento verso una amministrazione “relazionale” è da rinvenirsi nel concetto di “trasparenza “ che, quale quid pluris rispetto alla mera pubblicità dell’agire amministrativo, impone alla p.a. un obbligo alla comprensibile esplicitazione del potere di cui è depositaria[1]. Tanto anche all’ulteriore scopo di prevenire, attraverso un controllo “diffuso” sull’operato dell’amministrazione pubblica, fenomeni di corruzione ovvero di più semplice maladministration[2].

Il percorso sopra descritto ha avuto negli ultimi anni una significativa accelerazione anche in conseguenza dello sviluppo della tecnologia informatica ad uso della amministrazione pubblica.

L’anno 2009, nella consapevolezza che i siti web delle pubbliche amministrazioni rappresentano un mezzo fondamentale per garantire la disponibilità on line di informazioni corrette e di servizi di qualità per il cittadino, si sono succeduti significativi interventi normativi [3] e di riconoscimento della imprescindibilità del supporto tecnologico[4] .

Nel 2010 han fatto seguito i provvedimenti recanti indicazioni sulle modalità e contenuti minimi di conoscibilità degli atti della p.a.[5], l’aggiornamento del Codice dell’Amministrazione Digitale al panorama tecnologico in evoluzione[6] e, soprattutto, il significativo intervento del Ministro per lo sviluppo economico[7] e la contemporanea sottoscrizione del Protocollo di Intesa sulla digitalizzazione e l’utilizzo di internet nella P.A.[8] dando così vita ad una collaborazione strutturata sulle politiche di semplificazione, riduzione dei costi e valorizzazione delle risorse umane.

Dal complessivo reticolo normativo di riferimento appare chiaro che i soggetti pubblici sono chiamati ad adeguarsi nella gestione delle relazioni e nell’offerta dei servizi ad un contesto relazionale in cui un numero sempre più elevato di persone comunica e ricerca informazioni attraverso internet. L’amministrazione trasparente è, dunque, anche amministrazione digitale tenuta a considerare il cittadino al centro dell’azione amministrativa e la comunicazione via web il canale privilegiato di informazione e di erogazione dei servizi in modo che chiunque possa verificare e valutare l’operato delle amministrazioni con l’utilizzo dello strumento più agevole e diffuso di interazione : il web.

L’anno 2013 potremmo definirlo in prima battuta come l’anno del “riordino” : il D.lgs . n. 33 del 14 marzo 2013 [9] ( c.d. decreto trasparenza) riordina, appunto, gli obblighi di trasparenza delle pubbliche amministrazioni (con relative responsabilità in caso di omissioni) fornendo una compiuta definizione di trasparenza quale “accessibilità totale” per cui tutti i cittadini hanno diritto di ottenere attraverso il c.d accesso civico [10] che la p.a. pubblichi atti, documenti e informazioni che detiene e che, per qualunque motivo al di fuori delle esigenze di segretezza, non ha ancora divulgato.

Ma il 2013 si pone anche come l’anno del “coordinamento” e della necessità di accedere alla standardizzazione delle esperienze di comunicazione praticate “on line” dalle singole amministrazioni onde evitare il disperdersi dell’attività innovativa in mille iniziative con l’effetto di confondere ancor di più il cittadino e di creare inefficienze organizzative e dispersione di risorse economiche.

In tale logica si colloca, dunque, tanto l’ accordo integrativo del Protocollo del 2010 sottoscritto in data 23 aprile 2013 [11] ma soprattutto il Protocollo sottoscritto in data 8 ottobre 2013.

La finalità del Protocollo è, infatti, la valorizzazione di strumenti di raccordo diretti e permanenti tra le P.A., funzionali anche all’individuazione delle effettive criticità giuridiche ed amministrative delle medesime, nonché la prosecuzione di rapporti sinergici di collaborazione indirizzati alla formazione, informazione ed aggiornamento di amministratori e dipendenti pubblici ed al miglioramento delle relazioni tra P.A. e cittadini attraverso la realizzazione di progetti che - avvalendosi di strumenti di alta innovazione tecnologica messi a disposizione della P.A. -, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica, rendano effettivi i principi della semplificazione, efficienza, celerità, digitalizzazione e trasparenza. Concetti che altrimenti, soprattutto quest’ultimo, rischiano di restare enunciazione priva di contenuto concreto e bon a tuot fair [12]. L’uso delle reti e della tecnologica informatica, adeguatamente sensibilizzato, a sua volta rappresenta un volano per il rilancio dello sviluppo economico del paese.

Oggetto del Protocollo è, dunque, l’attuazione di un “piano di azione” [13] il cui monitoraggio è rimesso all’attività della Commissione di Lavoro[14], e che, attraverso una serie di impegni assunti reciprocamente tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Gazzetta Amministrativa[15], prevede :

Particolare attenzione meritano i progetti già programmati dalla Gazzetta Amministrativa indicati sommariamente al punto n.2 di cui sopra:

Atteso la particolare rilevanza dell’oggetto del Protocollo e la sua multidirezionalità, le parti firmatarie hanno assunto il comune impegno alla massima divulgazione del medesimo ponendo in esser ogni attività utile alla diffusione delle progettualità ivi illustrate.

Vincenza dr.ssa Esposito - Dirigente Amministrativo Ministero della Giustizia

[1] ved “Il diritto sociale alla trasparenza tra il diritto di accesso e l’accesso civico” di Esposito Vincenza, Del Grosso, Passannanti in Diritto.it, Filo Diritto, Diritto e Processo ,

[2] Filippo Patroni Griffi La Trasparenza della Pubblica Amministrazione tra accessibilità totale e riservatezza, in www.federalismi.it, pg.2

[3] L. 4marzo 2009 n.15 “ Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei Conti “ nonché D.lgs. 27 ottobre 2009 n.150 cd. decreto Brunetta “Attuazione della legge 4 marzo 2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”.

[4] Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica del 26 novembre 2009, n. 8, seguita, in attuazione degli indirizzi contenuti, dalle Linee guida per i siti web delle pubbliche amministrazioni. Le Linee guida, rivolte a tutte le amministrazioni pubbliche, si collocano a pieno titolo nell'ambito delle iniziative di innovazione che hanno come fine la realizzazione di un rapporto aperto e trasparente con i cittadini e avviano un processo di miglioramento continuo della qualità dei siti web delle PA.

[5] Ad es. Delibera CIVIT n.105/2010 recante le linee giuda perla predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità

[6] D. Lgs. 235/2010 cd. nuovo CAD che rinnova il quadro normativo di amministrazione digitale introdotto con il D.Lgs n. 85/2005

[7] Nota prot. 0022745 del 19 ottobre 2010 a tenor della quale “ … al potenziamento delle reti di comunicazione di alta capacità deve, infatti, essere affiancata anche la diffusione dei servizi telematici di supporto al cittadino, alle imprese ed alla Pubblica Amministrazione… “

[8] Protocollo sottoscritto in data 19 ottobre 2010 dal Ministro per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione, dal Ministro per lo sviluppo economico, dall’ UPI e dalla Gazzetta Amministrativa le cui finalità individuate nell’art.1 “sono indirizzate alla formazione, informazione aggiornamento, ed assistenza di amministratori e dipendenti della autonomie locali ed al miglioramento della relazioni tra pubbliche amministrazioni ed i cittadini rendendo effettivi i principi della trasparenza, semplificazione, celerità ed efficienza della pubblica amministrazione, attraverso la realizzazione dei servizi di alta innovazione tecnologica…. “

[9] “ Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”

[10] Il modello di ispirazione è quello del Freedom of Information Act statunitense (Foia), che garantisce l’accessibilità di chiunque lo richieda a qualsiasi documento o dato in possesso della PA, salvo i casi in cui la legge lo escluda espressamente ( ad es. per motivi di sicurezza ).

[11] Accordo sottoscritto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e la Gazzetta Amministrativa e prevede l’acquisizione da parte del Ministero dell’applicativo web “Amministrazione Trasparente “ che gratuitamente consente alle P.A. di conformare i propri siti internet alle nuove norme di riordino sulla trasparenza, pubblicità e diffusione di informazioni sancite dal D.Lgs 14.03.2013 n.33.

[12] F. Manganaro, L’evoluzione del principio di trasparenza amministrativa, in www.astrid-online.it, pg.3

[13] Art. 3 del Protocollo

[14] Art. 4 del Protocollo

[15] Art.5 del Protocollo

Data: 17/10/2013 11:20:00
Autore: Dr.ssa Vincenza Esposito