Secondo quanto rende noto l'Unione Nazionale Consumatori, l'autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento nei confronti della società Nike per pratica commerciale scorretta, grazie alla segnalazione dell'associazione che si batte per la tutela dei consumatori. Il prodotto sotto accusa è il contapassi Nike, realizzato grazie anche alla collaborazione della Apple: secondo la denuncia dell'associazione, nella pubblicità non ci sarebbe l'indicazione della durata della batteria che una volta esaurita non può essere più sostituita. A quel punto, l'acquirente, dovrebbe sostituire totalmente l'intero prodotto. I consumatori conoscendo questo particolare avrebbero indirizzato diversamente la propria scelta. Secondo la normativa che vieta la pubblicità ingannevole, si deve ritenere tale, quella pubblicità che "in qualunque modo, compresa la sua presentazione sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali e' rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea ledere un concorrente", come si all'art. 20, lettera b) del d.lgs. 205/2005, "codice del Consumo, a norma dell'art.7 della legge 29 luglio 2003, n.299.

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