Se i vicini sono troppo intraprendenti nel costruire è lecito difendersi ed effettuare delle videoriprese. In tal caso infatti foto e videoriprese non ledono la privacy. Lo afferma la Corte di Cassazione spiegando che è ammesso ad esempio immortalare i confinanti che innalzano un muretto sul confine. In questi casi spiega la Corte le riprese non sono una interferenze illecita nella vita privata tanto meno se le immagini non riproducono interni e servono solo per denunciare un potenziale abuso da parte dei confinanti. Con questa motivazione la quinta sezione penale della Corte (sentenza n.25453/2011) ha annullato una doppia condanna per interferenze illecite nella vita privata e per molestie inflitta a due imputati (padre e figlia) che erano stati considerati colpevoli per aver firmato le attività di una famiglia confinante. Nel ricostruire il fatto la Corte spiega che oggetto delle riprese era la realizzazione di un muretto di confine. Il caso e' finito in Tribunale dove la famiglia oggetto delle riprese ha chiesto anche il risarcimento dei danni. Sia in primo che in secondo grado veniva emesso un verdetto di condanna giacchè a parere dei giudici di merito riprese filmate rappresentavano "interferenze illecite nella vita privata".
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