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I procedimenti speciali

Guida di procedura civile
Cosa sono i procedimenti speciali, in quali categorie si suddividono e quali sono le norme, codicistiche e non, che li regolamentano

Il nostro codice di procedura civile, al libro IV, disciplina quelli che vengono definiti procedimenti speciali.

Procedimenti speciali: cosa sono

Si tratta, in realtà, di una serie di procedimenti profondamente diversi tra loro ma che hanno un importante elemento comune: quello di svolgersi in maniera più celere e più semplice rispetto al procedimento ordinario di cognizione. 

Rispetto a quest'ultimo, più in particolare, i procedimenti speciali si differenziano sia nei presupposti che nello svolgimento, permettendo di ottenere, al ricorrere delle specifiche condizioni che li legittimano, delle decisioni giudiziali che prescindono dall'iter procedimentale ordinario. 

Gruppi di procedimenti speciali

Come accennato, i procedimenti speciali, nonostante siano perlopiù ricompresi in un medesimo libro del codice di procedura civile, sono profondamente diversi tra di loro.

Essi, generalmente, vengono ricondotti dalla dottina a quattro distinte famiglie: i procedimenti sommari, i procedimenti cautelari e possessori, i procedimenti in camera di consiglio e gli altri procedimenti speciali. 

I procedimenti speciali ulteriori rispetto a quelli del libro IV

E' opportuno precisare che non tutti i procedimenti speciali conosciuti dal nostro ordinamento civile sono disciplinati dal libro IV del codice di procedura civile. 

Innanzitutto, uno di essi, di certo tra i più importanti, è disciplinato nel libro II: ci si riferisce al rito del lavoro.

Altri, poi, trovano la loro disciplina addirittura al di fuori del codice di rito. Si pensi, ad esempio, al rito societario, regolamentato dal decreto legislativo numero 5 del 17 gennaio 2003, o al  procedimento di divorzio, regolamentato dalla legge numero 898 del 1° dicembre 1970.

Aggiornamento: dicembre 2019