COME CAMBIA LA NORMATIVA COMUNALE SU RIFIUTI E SERVIZI

Il decreto "Salva Italia" ha previstoimportanti novità anche per cò che riguarda il tributo sui riufiuti. Dal 2013 sarà operativo un nuovo tributo denominato RES, questa imposta comprenderà sia la veccchia TARSU che il nuovo tributo sui servizi comunali. Il nuovo tributo è destinato ad  andare  a copertura  dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani  e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento.  Si tratta di una tassa unica ma divisa in due parti i cui importi vengono calcolati secondo modalità diverse. Il tributo verrà versato direttamente al Comune   sul cui territorio insiste la superficie degli immobili soggetti a tributo e dovrà essere corrisposta da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a prescindere dall'uso a cui il bene sia adibito purchè questo sia suscettibile di produrre rifiuti solidi urbani. Gli inqulini saranno tuttavia tenuti al pagamento del tributo se occupino il bene da almeno sei mesi.

Il legislatore ha tutavia previsto alcune esclusioni, non saranno sottoposte al tributo in parola  le aree scoperte pertinanziali  o accessorie a civile abitazione e le aree comuni condominiali che non sianno detenute o occupate in via esclusiva.In caso di multiproprietà  sarà il gestore della struttura a dover provvedere al pagamento il tributo che sempre dovuto in base all'anno solare.

Sono state poi fornite le indicazioni di massima im merito alle modalità che verranno utilizzate per il calcolo del tributo. La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, in base a criteri indicati in un regolamento ch edovrà essere adottato  entro il 31 ottobre 2012 he indicherà il costo dei servizi dei servizi di gestione dei rifiuti.La tassa verrà corrisposta sulla superficie dell''80%, previo incrocio dei dati comunali  con quelli contenuti nelle banche dati catastali. Nel caso in cui  manchino i dati catastali, gli interessati dovranno provvedere, su richiesta del Comune  a presentare all'ufficio provinciale dell'agenzia del territorio la planimetria catastale dell'immobile.

Per le unità immobiliari a destinazione speciale come capannoni industriali a categorie D e E la superficie da calcolare è quella effettivamente calpestabile.

Il nuovo tribuno Comunale  si compone di due quote delle quali una è determinata in relazione  alle componenti essenziali del costo del servizio e una quota è rapportata al alle quantità di rifiuti conferiti fino alla copertura integrale dei costi che verranno determinati dal ministero dell'Economia e delle finanze.

Ai fini della corretta determinazione della parte RES  essa consisterà in una maggiorazione pari al 0,30 euro per matro quadro. E' dat però la possibilità ai Comuni di elevare dettoimporto a 0,40 euro differenziando l'aumento  in base  alla tipologia dell'immobile e della zona.

Per il nuovo tributo  è prevista una vasta gamma di riduzioni che il Comune può decidere di adottare in considerazione delle singole situazione ad esempio tenuta a disposizione della casa per uso stagionale o altro uso limitativo e discontinuo, immobili non abitativi  e aree scoperte adibite a uso stagionale ma ricorrente, abitazioni di soggetti che risiedano all'estero per più di sei mesi all'anno e fabbricati rurali abitati da agricoltori.

Nei Comuni in cui non si effettua la raccolta rifiuti il tributo sarà dovutoin misura ridotta del 40% e nel caso in cui il servizio di raccolta venga sospesoo interrotto  il tributo sarà dovuto nella misura del venti percento.

Avrà diritto ad una riduzione del tributo colui che dimostri di aver destinato le utenze   al recupero di una parte dei rifiuti.

I soggetti passivi  del tributo presentano una dichiarazione entro il termine stabilito dal Comune nel regolamento, fissatoin relazione alla data di inizio del possesso dell' occupazione o della detenzione dei locali o delle aree soggette a tributo. Tale dichiarazione avrà effetto ance per gli anni successivi a condizione che non intervengano cambiamenti dei dati da cui derivi una diversa detrminazione del tributo.

Nel caso di omessa presentazione di tale dichiarazione sono previste sanzioni che vanno dal 100% al 200% del tributo.

Per quello che riguarda il pagamento, questo dovrà essere effettuato verso il Comune e verrà suddiviso in quattro rate trimestrali. Ai contribuenti potranno poi essere inviato dei questionari  per raccogliere notizie ed effettuare accessi finalizzati alla conduzione di verifiche, dovrà però essere dato un preavviso di almeno sette giorni.Nel caso di mancata risposta ai questionari la sanzione va dal cento euro a cinquecento.