La ricerca di una via alternativa allo sviluppo economico tradizionale, basata su un'innovazione tecnologica capace di gettare le basi per un maggiore rispetto ambientale, si è concretizzata in Spagna nella creazione di fondazioni per l'innovazione tecnologica come la COTEC, al cui fianco sono poi sorte delle consorelle in due altri paesi interessati a stimolare la ricerca per recuperare il deficit tecnologico accumulato nei confronti dell'Europa Settentrionale: stiamo parlando del Portogallo e dell'Italia.

Dove investire in Spagna in modo particolare, è l'ambito energetico - con l'energia solare in primis - ad essere protagonista di questo slancio nel mondo della ricerca: in effetti, nel sistema iberico non manca un vero e proprio tessuto ideale per lo sviluppo di progetti vincenti, grazie anche agli investimenti importanti destinati allo sviluppo del solare termodinamico. Questa tecnologia, da vent'anni al centro delle politiche di investimento e di ricerca della California, in Europa finora non è mai riuscita a decollare per ottenere un ritorno economico.

In Spagna, questa ricerca si sta già svolgendo attraverso diverse decine di progetti, tra i quali, spiccano la torre solare di Sanlucar La Mayor: con un'altezza di 115 metri, la torre fa fronte al fabbisogno energetico annuo di circa 6000 case. Il segreto del successo di questo impianto sta anche nella presenza di 600 grandi specchi rotanti che si inclinano in funzione della posizione del sole, per assicurare un irraggiamento assoluto verso il culmine della torre su tutto l'arco del giorno.

Grazie a questa soluzione, è possibile incrementare la temperatura all'interno di un camino, favorendo l'evaporazione della stessa che, così facendo, assicura l'energia necessaria al funzionamento di una serie di turbine: con questo importante risultato tecnologico, il gruppo che ha sostenuto questi investimenti - l'Abengoa - mira a realizzare un'importante parco solare, attraverso il quale soddisfare il fabbisogno energetico di una città che conta poco meno di 200.000 abitanti, vale a dire, Siviglia.



Un altro importante attore del mercato spagnolo è Solarmillennium, un'impresa tedesca che ha deciso di collocare strategicamente i suoi progetti in territorio iberico: non molto distante da Granada, infatti, entrerà in funzione una centrale sperimentale che farà uso nientemeno che di specchi di tipo parabolico.

Prendendo invece in esame i territorio spagnoli che, maggiormente, hanno registrato uno sviluppo importante, non si può sottacere il progresso fatto registrare da Catalogna e Murcia: a titolo di esempio, deve far riflettere il progetto a Elche (Alicante) secondo il quale si riesce a produrre energia elettrica a partire da scarti di riso. In questo caso, quindi, emerge in modo chiaro il ruolo dei paesi partner scelti dalla Spagna per sviluppare moderne tecnologie: il riso necessario proverrà infatti dall'Italia Settentrionale.

Grazie a queste sinergie, quindi, la possibilità di elaborare delle strategie energetiche che siano in linea con le peculiarità dei territori dei paesi mediterranei, in modo particolare per lo sfruttamento di materie prime, possono offrire a paesi che finora hanno accusato un ritardo tecnologico nei confronti delle nazioni dell'Europa Settentrionale, delle interessanti sfide.

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