Si tratta di un progetto di Bper banca con l'obiettivo di garantire maggiore accessibilità per chi presenta disabilità visive

di Gabriella Lax - Garantire maggiore accessibilità per chi presenta disabilità visive. Per questo motivo nasce in Italia la prima carta di pagamento in braille, grazie a Bper Banca.

Carta di pagamento in braille, come funziona

La carta Braille, quella con i puntini per intenderci, è una vera innovazione, un primato italiano che consentirà ai non vedenti e degli ipovedenti di avere pari opportunità. Un progetto che solo ora trova il suo coronamento ma che è già in moto da anni. «Dall'inizio del 2019 - si legge sul sito - abbiamo avviato la progressiva emissione delle nuove carte, nelle diverse tipologie di carte di credito (contraddistinte dalla lettera "C"), carte di debito (contraddistinte dalla lettera "D"), carte prepagate (contraddistinte dalla lettera "P"). Offriamo già alla clientela ipovedente e non vedente strumenti specifici per effettuare online operazioni finanziarie, bonifici, ricariche telefoniche».

In questo contesto, la "carta Braille" è la prima carta di credito, di debito e prepagata dotata di carattere braille. «Un progetto nato per garantire maggiore accessibilità ai clienti ipovedenti e non vedenti. Siamo vicini oltre le attese anche così». La carta Braille si colloca in un contesto più ampio di vicinanza alle diversità che ha visto, qualche giorno fa, nell'ambito delle attività di responsabilità sociale d'impresa, l'avvio di procedure per l'adesione al Protocollo sottoscritto tra ABI, il Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) in tema di «accessibilità con l'obiettivo di individuare soluzioni per semplificare le modalità di accesso e fruibilità della documentazione in particolare per la fase precontrattuale del contratto di mutuo ipotecario». Proprio come prevede la proposta di Direttiva della Commissione Europea inerente "l'Atto Europeo sull'accessibilità" che definisce - per alcuni prodotti e servizi fondamentali, tra i quali i servizi bancari, gli ATM, i siti web, le applicazioni per i dispositivi mobili utilizzati per i servizi bancari - requisiti comuni di accessibilità.


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