Approvata dalla UE la proposta di modifica della Direttiva 98/83/Ce sull'acqua potabile, per ridurre l'impiego degli imballaggi in plastica

di Annamaria Villafrate - L'Europa ha approvato la proposta di modifica della Direttiva del Parlamento Ue e del Consiglio concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (rifusione) 98/83/Ce presentata nel febbraio scorso (sotto allegata).

Gli obiettivi della riforma? Incentivare il consumo dell'acqua del rubinetto e conseguentemente ridurre il consumo dei materiali plastici impiegati per gli imballaggi (in primis le bottiglie).

Direttiva Ue acqua potabile: le ragioni della riforma

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Come esposto nella relazione iniziale della proposta di modifica del primo febbraio 2018 (sotto allegata) il testo della della Direttiva 98/83/CE del Consiglio sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, contiene parametri di monitoraggio elaborati dall'Oms 20 anni fa.

Per garantire la salubrità delle acque e quindi delle persone che la consumano, è necessario aggiornare questi criteri, anche alla luce delle nuove istanze avanzate dai cittadini europei, attraverso l'iniziativa "Rights2Water" il cui slogan è: l'"Acqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L'acqua è un bene comune, non una merce!"

Agenti inquinanti e nocivi

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Come indicato nel testo della proposta di modifica, a fronte di alcuni valori che, nel rispetto delle segnalazioni effettuate dall'Oms sono stati eliminati, perché poco presenti nelle acque potabili e perché monitorabili dagli Stati, altri sono stati innalzati e altri ancora sono stati introdotti ex -novo.

Occorre però mettere sotto controllo anche i livelli delle microplastiche, che rappresentano un'emergenza sempre più pressante, mettendo a punto una metodologia di misurazione ad hoc.

Riforma: acqua potabile per tutti e meno bottiglie di plastica

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Una riforma insomma destinata ad evolvere, ma che nel frattempo si pone diversi e importanti obiettivi:

  • incentivare un maggior consumo di acqua potabile attraverso la creazione di fontane pubbliche e facilmente accessibili;
  • incoraggiare la somministrazione gratuita o a basso costo dell'acqua del rubinetto da parte di ristoranti, mense e servizi di catering;
  • adottare misure idonee per fare in modo che i gruppi emarginati e più vulnerabili abbiano accesso all'acqua potabile;
  • fornire al consumatore un'informazione più trasparente e dettagliata, soprattutto quando certi parametri posti a tutela della salubrità dell'acqua vengono superati;
  • ridurre il "numero di bottiglie di plastica in circolazione accrescendo la fiducia delle persone nella qualità dell'acqua di rubinetto" per tutelare l'ambiente e far risparmiare le famiglie.

Proposta modifica direttiva acque potabili

Foto: 123rf.com
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