BITCOIN , forse una nuova moneta del mondo ?


Dr. Luigi Vitale:

I bitcoin , nome che facilmente evoca un contesto informatico, consistono in una moneta digitale che può, secondo una teoria espressa dal suo autore nel 2009, sostituire validamente la normale valuta corrente a cui siamo normalmente abituati.

Ben inteso, per ora nessun governo ha riconosciuto valore legale a questa valuta. Di più, notizia di venerdì ultimo scorso del Sole 24ore, La Cina ha ufficialmente posto importanti limitazioni a qualunque istituzione pubblica di eseguire operazioni finanziarie utilizzando il Bitcoin. 

Il software che sovraintende l'uso di questo mezzo di pagamento è distribuito dalla società emittente la fantomatica moneta. Chi fa richiesta del necessario protocollo, ha comunicati i codici crittografati per compiere transazioni con valuta virtuale.

Nel grafico sottostante si può evidenziare una straordinaria accoglienza del Bitcoin nei mercati valutari con una crescita più che esponenziale. Ci si chiede spontaneamente, c'è il rischio di una bolla speculativa che possa implodere con serio danno per coloro che hanno investito ?   Ho qualche serio timore:

BitstampUSD weekly.png

 

I governi, a parte la Cina di cui accennato sopra sono, a prescindere da punti di vista diametralmente opposti (sicuramente un governo centralizzato Cinese è qualcosa che si pone agli antipodi rispetto ad una politica economica ampiamente liberista statunitense) in uno stato, per così dire, di preallarme. Le problematiche sono diverse e nessuna può considerarsi trascurabile. 

Per iniziare pensiamo a quanto sarebbe semplice evadere il fisco. Oppure facilitare i compensi destinati a personaggi pubblici senza poterne evidenziare il reato di corruzione. Per non parlare di droga, prostituzione, tratta di schiavi, organi umani, armi, ecc.

Effetti negativi  a livello finanziario si hanno considerando l'influenza sulle politiche monetarie di governi e/o banche centrali. Effetti che potrebbero far venire meno obiettivi di estrema importanza come il controllo dell'inflazione (solitamente in un ambito compreso in massimo del 2%) oppure politiche monetarie di espansione volte ad accelerare una economia in temporanea difficoltà.

 Forse un premio nobel come Shiller potrebbe intravedere una certa propensione alla democratizzazione della finanza. Forse si potrebbe ipotizzare un vantaggio a livello di signoraggio. Personalmente ritengo improbabile che i suddetti vantaggi possano prevalere sul rischio di alimentare transazioni di natura illecita. 

http://luigivitale02.wordpress.com


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