Dopo i recenti fatti di cronaca su quanto accaduto a Messina, la Corte di Cassazione è intervenuta con un giro di vite contro le costruzioni in zone a rischio frana. Secondo la Corte scatta il sequestro preventivo degli immobili costruiti a ridosso di zone con rischio frana o che comunque siano stati realizzati senza tenere conto delle fognature e di un adeguato sistema drenante che possa facilitare il deflusso delle acque. La decisione è della prima sezione penale (sentenza n. 40034/2009) che ha confermato un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip in relazione a un campo di calcetto e adl alcuni fabbricati a rischio di rovina e sui quali i proprietari non avevano provvedito ad intervenire. In sostanza, spiega la Corte, se sussiste un imminente pericolo per la pubblica incolumità per il possibile allargamento del fenomeno franoso deve scattare una misura preventiva.
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